Nel 1996 anche speaker per la V nera di Cazzola

A Barcellona, nell’aprile 1998, quando la Virtus vince la sua prima Eurolega, Giorgio Valli è là. Nello staff tecnico di Ettore Messina, con Giordano Consolini. E c’è, sulla panchina Virtus, anche un mese più tardi, il 31 maggio 1998, il giorno del tiro da quattro di Sasha Danilovic.

Ma tra le mille vite bianconere (anche una retrocessione) di Giorgio Valli ce n’è una che magari ricordano in pochi, ma che danno l’idea dello spirito di servizio e dell’entusiasmo che hanno sempre contraddistinto l’operato di Valli. Succede nella primavera del 1996: la Virtus gioca in casa, sempre al PalaDozza, una partita di Coppa dei Campioni. Gigi Terrieri, lo storico speaker della Virtus, è a letto con un febbrone da cavallo (una delle due sole assenze in una carriera durata più di quarant’anni). E allora chi viene utilizzato come ’voce’ d’emergenza? Proprio lui, Giorgino Valli. Anche in quel caso esame superato a pieni voti.

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