Difficile inquadrare il momento della Fortitudo perché nemmeno la più pessimista delle Cassandre poteva immaginare un inizio di stagione così difficile e soprattutto un esordio in Champions così complicato: senza pubblico, senza due elementi del quintetto e con il terzo che si infortuna durante la gara.
In queste condizioni diventa complicato anche per Meo Sacchetti fare una analisi concreta di una partita che per mille motivi non è stata una partita. "Ovviamente non era l’inizio che ci aspettavamo – spiega il tecnico della Effe – e speravamo di poter giocare una partita molto diversa. Penso anche, con grande onestà, che l’alibi del roster decimato ci possa essere concesso in questa occasione, includendo anche l’indisponibilità di Aradori a partita in corso. Questo, però, non può bastare per giustificare una prestazione cosi sotto tono. Loro sono una squadra veloce e ed è stato difficile per noi trovare accoppiamenti per i nostri ragazzini. Lo ribadisco, le troppe assenze hanno pesato e dal risultato si può capire".
La palla passa poi ad Adrian Banks, uno dei giocatori che avrebbe dovuto fare ancora di più la differenza in queste occasioni. "Il basket europeo è tosto, lo sapevamo, questa è stata la nostra prima esperienza ed è stata una buona occasione per imparare, vista la situazione".
Oggi l’Aquila inizia a pensare a Brindisi sapendo che quella pugliese è una trasferta non facile con Banks che sarà uno degli ex della gara e con i biancoblù che hanno fame di punti per una classifica che non è brillante neppure in campionato. Aradori salterà Brindisi e dovrebbe esserci contro Treviso.
La speranza è quella di recuperare almeno Matteo Fantinelli per dare maggiore respiro anche alle rotazioni degli esterni, sperando che possa essere a disposizione del coach anche Fletcher, che ieri non ha potuto dare una mano, per evitare che tutta la responsabilità ricada sui giovani della panchina anche in questa circostanza.
Massimo Selleri
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