Occhio Bologna, Svanberg si guarda intorno

Lo svedese, tra i migliori fin qui, pareva vicino al rinnovo: ora vuole aspettare la fine della finestra invernale per valutare eventuali offerte

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di Marcello Giordano

Una doccia fredda arriva a Casteldebole alla vigilia della trasferta di Reggio Emilia con il Sassuolo. La firma di Mattias Svanberg sul rinnovo di contratto in scadenza al 30 giugno del 2023 non arriva. E probabilmente non arriverà almeno fino al termine del mercato di riparazione. Svanberg nell’ultimo mese ha più volte lanciato segnali che facevano pensare a un’imminente fumata bianca: "A Bologna sto bene, al Dall’Ara ho segnato la maggior parte dei miei gol e questo vorrà pur dire qualcosa". Ma l’appuntamento per prolungamento e adeguamento del contratto del centrocampista svedese è rinviato a febbraio, perchè l’agente suggerisce al proprio assistito di attendere evoluzioni del mercato di gennaio, prima di arrivare alla fumata bianca.

Il motivo è presto detto: Svanberg, con 3 reti e 2 assist in questa prima parte di stagione sta migliorando i numeri di quella passata (5 gol e 2 assist) e pure la continuità nelle prestazioni è salita. Nell’ultimo anno ha avuto gli occhi addosso di Arsenal, Atalanta, Inter, Milan e Napoli. Il Milan era pronto a mettere 15 milioni sul piatto un anno fa, ma il Bologna è da sempre restio a cedere pezzi da novanta dell’undici titolare a stagione in corso. In estate le offerte migliori si sono aggirate intorno agli 8 milioni: pochi per convincere i rossoblù a lasciarlo partire. Chiaro però che senza rinnovo tanto più sù con il prezzo a giugno il Bologna non potrà spingersi. Ecco perché l’agente di Svanberg suggerisce una tattica attendista: per poter valutare eventuali offerte interessanti che dovessero arrivare a gennaio. Anche perchè il Bologna offre un prolungamento con adeguamento dagli attuali 500mila euro a un milione. E’ quanto meno probabile che club del livello di Arsenal, Atalanta, Inter, Milan e Napoli, qualora dovessero decidere di affondare il colpo, metterebbero sul piatto cifre superiori per l’ingaggio del calciatore: da qui la scelta di attendere. Anche perché qualora le offerte dovessero arrivare e il Bologna dovesse rifiutarle, l’agente potrebbe spostare più in alto l’asticella sul fronte dell’ingaggio per il proprio assistito.

E’ comunque una situazione inattesa in casa Bologna, che rischia di ritrovarsi un uomo mercato che non considerava tale a poco più di una settimana dall’inizio delle contrattazioni. Già Sinisa chiede un centrocampista in più, oltre al vice Arnautovic (piacciono Strand Larsen, 21 del Groningen, e Nianè, 23 del Metz), di certo non si aspetta di perdere uno dei suoi titolarissimi, peraltro in fase di ascesa e goleador aggiunto di una squadra che fatica in fase realizzativa. La scelta di Svanberg metteranno il Bologna nella posizione di dover ascoltare eventuali proposte che arriveranno per il giocatore, nonostante quest’ultimo assicuri di voler firmare qualora non arrivassero proposte giuste per lui o per il club a gennaio. Se poi però la firma non arrivasse, a giugno il Bologna sarebbe costretto a trattare al ribasso per non perdere a costo zero nel 2023 un giocatore dal quale la dirigenza oggi spera di ricavare dai 15 ai 20 milioni.

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