Ora Motta deve fare le primarie in attacco

Arnautovic, Zirkzee e Sansone sono rientrati in gruppo, per la gara di Torino c’è abbondanza davanti: al momento Barrow favorito

di Massimo Vitali

E all’improvviso, l’abbondanza: in difesa, a centrocampo e in attacco. Anche se è proprio quest’ultimo, l’attacco, il reparto nel quale da qui a lunedì, notte del posticipo carico di significati col Torino, scatterà una corsa a quattro per la maglia di centravanti in cui oggi un favorito forse c’è, ma che sarebbe sbagliato incoronare già come vincitore. Primarie apertissime insomma: tra Barrow, Arnautovic, Zirkzee e Sansone tutto può succedere. E se abbiamo un po’ imparato a conoscere Thiago Motta, quello che succederà lunedì il tecnico non lo ha ancora deciso. Arna spinge, perché questo 2023 lo ha vissuto tra infermeria e tribuna e perché, più semplicemente, si chiama Marko Arnautovic. Zirkzee non ci sta a sentirsi fuori dai giochi, dopo che l’infortunio post derby con la Fiorentina lo ha fermato proprio quando stava per decollare. Sansone sembrerebbe l’ultimo a poter avanzare pretese, ma si dà il caso che tra tutti sia il centravanti, nel suo caso finto, ad aver realizzato il gol più recente.

Dopodiché bisogna fare in conti con l’attuale padrone della maglia, Musa Barrow, che nelle ultime due uscite da punta centrale, con Sampdoria e Inter, se non altro ha smesso di essere il brutto anatroccolo del gruppo sfoderando prestazioni un po’ più funzionali alla causa. Sufficienti per tenersi stretta la maglia anche in una gara-crocevia come quella di Torino? Questo è tutto un altro paio di maniche. Certo oggi Barrow parte con i favori del pronostico. Musa si è messo alle spalle l’infortunio, ha due partite da titolare nelle gambe e dunque una condizione atletica superiore rispetto a quella dei tre compagni di reparto – Arnautovic, Zirkzee e Sansone – che solo ieri sono rientrati in gruppo. Con un allenatore come Motta, che non guarda al pedigree dei propri calciatori ma ne premia solo l’intensità con cui si allenano in settimana, Barrow ha buone chance di fare il centravanti anche lunedì notte. Ma poi c’è Arnautovic, che una volta guarito non può essere un escluso qualunque. Nel crescendo rossiniano di inizio 2003 del Bologna di Motta Arna ha suonato nell’orchestra dal primo minuto solo il 4 gennaio con la Roma, quando s’infortunò al piede. Ora: che il Bologna di recente abbia scritto le sue pagine migliori senza il suo calciatore più importante è solo uno dei tanti paradossi che governano il calcio. Arnautovic resta, con 8 reti, il capocannoniere della squadra e nulla vieta di pensare che con lui in campo il fatturato di inizio 2023 sarebbe stato lo stesso, se non addirittura migliore. Ma oggi come sta, a condizione, Arnautovic? E la stessa domanda vale per Zirkzee, che però rispetto al compagno è rimasto al palo solo per tre partite. Chi ha meno chance di mettere la freccia è Sansone: ma solo perché è un esterno d’attacco, al più una seconda punta. Eppure il gol più recente da ‘nove’ lo ha segnato proprio lui: il 15 gennaio in casa dell’Udinese. Altro divertente paradosso.

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