di Marcello Giordano
Quaranta punti alla ventottesima giornata, sotto la gestione Joey Saputo, il Bologna non li aveva mai ottenuti. Anche per questo presente e futuro sono argomenti che fanno discutere la piazza, ma che devono trovare modo di convivere. Perché il futuro, per Thiago Motta è l’Atalanta. E per il responsabile dell’area tecnica ed ex di turno Giovanni Sartori pure: parlarne a bocce ferme, è l’orientamento. Ma il futuro è che ne sarà di Orsolini e Dominguez in primis, con i quali si discute alla voce rinnovo di contratto, senza dimenticare De Silvestri, Medel, Sansone e Soriano, in scadenza a giugno. E’ argomento per i tifosi e l’ambiente, che vedono il salto di qualità a un passo, ma pure per i diretti interessati: e la gestione di queste situazioni influenzerà la volata finale della stagione. Una volata che parte da Bergamo e che vede non solo Barrow e Sartori ex di turno.
Pure Riccardo Orsolini, uno che con l’arrivo di Thiago Motta ha svoltato. Per lui fanno 7 reti e 3 assist nelle ultime 17 giornate, ma soprattutto 7 reti e 3 assist nelle ultime 14 giornate in cui ha potuto indossare la maglia da titolare.
L’ultima volta con il Torino. Poi, complice un problema all’addome e il sospetto di pubalgia che in periodo di discussione di rinnovo di contratto con vista mercato non può essere pronunciata e sul quale il Bologna non ha fatto chiarezza, il numero 7 ha perso la titolarità. L’ha persa anche Nico Dominguez, altro giocatore in scadenza di contratto al 30 giugno 2024, per il quale come Orsolini è sul piatto una proposta di rinnovo fino al 2026 con opzione fino al 2027 da 1,5 milioni netti.
Ma se per Orso corrono i rumors relativi a Milan, Inter, Lazio e Roma, per l’argentino ci sono quelli di Lazio e Fiorentina. Per entrambi c’è la legge di Thiago: titolari inamovibili non ce ne sono e il Bologna dell’ultima giornata con l’Udinese autorizza dubbi sul loro ritorno in campo dal primo minuto.
Perché Barrow è tornato al gol e Sansone fa ruotare la squadra e Motta più di due punte vere, seppur in 4-2-3-1, non va. E Schouten, Ferguson e Moro sono in gran palla. Ma i due possono fare la differenza anche entrando dalla panchina e a Bergamo ce ne sarà bisogno. Ma all’Atalanta, da ex di turno, Orso ha già segnato due reti: la prima nel 4-1 in favore degli orobici della stagione 2018-19, l’ultima nella gara di andata. Una rivincita nei confronti di Gasperini, Orso, che a Bergamo ha esordito in serie A salvo essere ‘sbolognato’ a Bologna in quella che sarebbe diventata la piazza della sua svolta, il numero 7 intende prendersela, da titolare o subentrante. E a Bergamo spera di ritrovare la maglia da titolare Dominguez, che aspettando di sapere se il Bologna andrà o meno in Europa, ha bisogno di continuare a mettersi in mostra in vista del futuro.