Virtus Bologna
79
Reggio Emilia
65
SEGAFREDO : Cordinier 15, Mannion 2, Belinelli 7, Pajola 9, Bako 2, Ruzzier ne, Jaiteh 5, Shengelia 5, Hackett 4, Mickey 18, Camara 3, Weems 9. All. Scariolo.
UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Robertson 6, Funderburk, Anim 7, Reuvers 5, Hopkins 16, Cipolla ne, Strautins 4, Vitali 5, Stefanini ne, Cinciarini 6, Olisevicius 11, Diouf 5. All. Menetti.
Arbitri: Lanzarini, Paglialunga, Valeriani.
Note: parziali 18-21; 39-41; 62-57. Tiri da due: Virtus Bologna 2544; Reggio Emilia 1624. Tiri da tre: 514; 822. Tiri liberi: 1420; 915. Rimbalzi: 33; 21.
di Massimo Selleri
Giocando mercoledì sera a Milano, Sergio Scariolo è costretto ad utilizzare quintetti che in questo momento sono da considerarsi quantomeno rivedibili e così la Virtus suda le proverbiali sette camice per ottenere una vittoria che vale il primato solitario di serie A dato che Tortona è inciampata a Brindisi.
Più facile partire dalle cose che non hanno funzionato per poi spiegare quelle che hanno portati i bianconeri al successo. La prima è difesa, con Reggio Emilia che nel primo tempo ha totalizzato un 614 nel tiro da tre, e poi scendendo ai singoli in questo momento ci sono due giocatori, Nico Mannion e Mam Jateh, che danno poco o niente alla causa.
Per cambiare la musica alla panchina della Segafredo basta mettere in campo chi in Eurolega occupa per lo più i loro posti, leggi Alessandro Pajola, Ismael Bako e Toko Shengelia. I due trasmettono una sicurezza importante a chi sta in campo con loro, tanto che scompare anche il nervosismo in parte alimentato da una serie di decisioni arbitrali a dir poco cervellotiche.
Si farebbe un torto agli ospiti se si dicesse che sono stati i padroni di casa a disfare prima e a fare poi la partita, perché la formazione allenata da Max Menetti si presentata qui avendo le idee molto chiare e cercando di rimanere fedele al proprio piano fino a quando c’è stata benzina nel serbatoio.
Nei primi due quarti Reggio Emilia più volte va sul +5 e più volte Bologna ricuce e qualche volta sorpassa fino a quando in campo ci finisce il quintetto con Bako e Pajola e allora arriva il +7 (60-53). I biancorossi cercando di tenere testa agli avversari ma alla fine anche la stanchezza si fa sentire.
A 3’ dalla fine è Pajola a chiudere un gioco da tre punti che vale il +10 (73-63) e di fatto chiude la gara dando il via alla goleada finale. Nel primo tempo la Segafredo ha subito 41 punti e solo 24 nei successivi 20’. La chiave dell’incontro è tutta qui, con l’altra buona notizia di giornata che riguarda Shengelia e il suo lento ritornare ai livelli preinfortunio. L’ultima nota di cronaca riguarda Milos Teodosic, Iffe Lundberg e Semi Ojeleye, rimasti a riposo per scelta tecnica.
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