
Circa 600 tifosi bianconeri hanno salutato la nuova Virtus. La Segafredo si è presentata al gran completo al proprio pubblico.
E se per decidere le sorti di una stagione è fondamentale la fusione tra il calore degli spettatori e le motivazioni di chi va in campo allora bisogna dire che, dopo quanto visto all’esterno della palestra Porelli, la V nera è davvero a un buon punto.
Merito di Luca Banchi che con un paio di allenamenti ha riportato il sorriso sul volto dei giocatori e di una società che ha preso una decisione non facile da assumere e che, però, già dalle prime uscite sta dando i suoi frutti positivi.
Il pensiero del capitano Marco Belinelli probabilmente riassume quello di tutti quelli che sono lì.
"Abbiamo ancora davanti agli occhi la gara-sette con Milano e la finale di Coppa Italia. Quelle conclusioni non ci sono piaciute. Abbiamo voglia di vincere e noi abbiano negli occhi quel fuoco che serve per farlo".
Tutti i giocatori, vecchi e nuovi, ringraziano per l’accoglienza ricevuta e c’è chi vorrebbe mettersi dall’altra parte delle transenne e intonare i cori con i tifosi.
Il protocollo non lo prevede, ma la passione non ha confini e così alla fine giocatori e tifosi si mescolano. Cacok ha già imparato la parola ’tortellini’ e i suoi occhi si illuminano quando si parla della cucina che sta conoscendo.
Nonostante l’euforia tutti tengono i piedi per terra e non dimenticano l’impegno di domani quando a Brescia la Virtus avrà di nuovo di fronte Milano.
In palio c’è il passaggio del turno della Supercoppa, di cui la Segafredo è la squadra che deve difendere il titolo vinto un anno fa.
Massimo Selleri
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