"E’ scattato qualcosa in me", dice Riccardo Orsolini. "Il lavoro paga sempre, dedico il gol alla famiglia", replica Santiago Castro. Sono loro i volti da copertina insieme a Karlsson di un Bologna che trova la terza vittoria consecutiva. Bastano i tre per sbancare per la seconda volta consecutiva l’Olimpico di sponda giallorossa. Finisce 3-2, come nel febbraio 2020, quando Orso realizzò il suo unico gol in carriera alla Roma. Ieri il bis. Ma pure il quarto gol consecutivo in altrettante gare, e non era mai successo. E’ arrivato a maturazione, Orso, alla quinta marcatura in campionato in 10 presenze: in pratica un gol ogni due partite: "All’inizio della stagione sentivo molta pressione addosso perchè sapevo che c’era molta attesa sul mio rendimento e inizialmente mi è successo di sentirmi inadeguato. Ho parlato molto con Italiano. Sono maturato". I risultati sono nei numeri: Orsonaldo è tornato, è lui li leader del Bologna. "Sono contento per il gol di Karlsson e ho sperato con tutto me stesso che convalidassero il gol di Dallinga: sarebbe stato importante anche per lui sbloccarsi. Ma stiamo arrivando, stiamo lavorando e ci stiamo adattando al nuovo modo di giocare e finalmente i risultati iniziano a vedersi". Poco importa se la nazionale debba attendere, nonostante Orsolini sia il miglior italiano della classifica marcatori di A, da tre anni a questa parte: "Gli esterni offensivi ora sono penalizzati dal modulo, ma io insisto e provo a mettere in difficoltà Spalletti. La nazionale è un sogno, non un cruccio, vado a vanti per la mia strada e si vedrà".
L’altra ottima notizia è il ritorno al gol di Santiago Castro, che dal passaggio al 4-2-3-1 non aveva più segnato. L’ultima rete il 28 settembre, contro l’Atalanta. A Roma, gol di rapina per il vantaggio sugli sviluppi di corner di Orso, e favore restituito al numero 7, con l’assist favoloso: "Sono molto felice: per la prestazione e soprattutto per aver vinto una partita importantissima, che è ciò che conta di più". Perché racconta come il Bologna sia capace di lasciarsi alle spalle fatiche e delusioni di Champions e proseguire il percorso di crescita in campionato per puntare all’Europa: "Dedico il gol alla mia famiglia, ai miei amici e alla mia ragazza che è sempre con me anche da lontano". Lontano punta ad arrivare il Bologna. Ma con la mente focalizzata sul presente: "Non dobbiamo guardare troppo avanti. Il nostro unico pensiero deve essere lavorare e lavorare. Ora qualche giorno di sosta e poi di nuovo testa al lavoro che ci chiede il mister, confortati da un risultato che conferma come il nostro lavoro e la voglia di non mollare paghino".
Marcello Giordano
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