Bologna Fc: rebus Arnautovic, Zirkzee prenota presente e futuro

Marko non rientra prima di una ventina di giorni: Joshua, dopo la bella partita con lo Spezia, guiderà l’attacco contro la Fiorentina

Rebus Arna, Zirkzee prenota presente e futuro

Rebus Arna, Zirkzee prenota presente e futuro

Il calcio è bello anche per la sua assoluta imprevedibilità. Fino all’infortunio di un mese fa un Bologna orfano degli 8 gol fin lì segnati da Arnautovic sarebbe stato addirittura inconcepibile. Poi sono arrivati il crac all’avampiede destro del 4 gennaio all’Olimpico, le 5 partite ufficiali già saltate e un numero ancora imprecisato di altre che il nazionale austriaco sarà costretto a saltare, dal momento che una data certa per il suo rientro purtroppo non c’è. E così oggi Arnautovic è un grande punto interrogativo mentre il Ricciolone in Gabbia, al secolo Joshua Zirkzee, complici le ripetute scene mute di Barrow in pochi giorni si è preso la scena e adesso è lui il presente, e fors’anche il futuro, dell’attacco rossoblù. Addio musi (da non confondere con Musa) incupiti e addio lunga anticamera in panchina, con annessa sosta di un mese in infermeria per via di un fastidio a un tendine del ginocchio.

Joshua ha spezzato le catene della sua prigionia dorata e lunedì con lo Spezia ha giocato la prima di una serie di partite da titolare che non si annuncia breve: di sicuro sarà lui il fulcro dell’attacco domenica al Franchi nel derby con la Viola e la stessa responsabilità, al netto di scelte alternative di Motta, gli toccherà il 12 febbraio al Dall’Ara col Monza. Da lì in poi si cammina sul terreno del dubbio. Arnautovic riuscirà a recuperare in tempo per la sfida sul campo della Samp del18 febbraio? O sarà costretto a rimandare il rientro al Bologna-Inter del 26? Un edema osseo non dà certezze. Lo staff medico rossoblù prevede che se il percorso non incontrerà ostacoli Marko tra una ventina di giorni sarà abile e arruolabile: ma ci sono variabili non controllabili e tanto meno prevedibili. Ecco perché il presente di Arnautovic è fatto di lavoro in piscina e corse sulla cyclette, ma non di fatiche sul campo. E’ fatto anche di voci che in Inghilterra continuano ad accostarlo all’Everton, ancorché sia un’operazione impensabile a poche ore dalla chiusura del mercato. Semmai le lancette delle decisioni strategiche vanno spostate a giugno, quando sarà chiaro l’impatto di Zirkzee alla prima stagione in rossoblù. Ora più che mai l’attaccante olandese è padrone del suo destino. Il club a luglio lo ha acquistato dal Bayern (con diritto di ‘recompra’ dei bavaresi) bollandolo come il centravanti del futuro da far crescere sotto l’ala di Arnautovic. Fin qui Joshua in campionato ha collezionato solo 8 presenze, di cui appena 3 da titolare, condite da un gol (col Napoli) e un assist (col Monza): con lo Spezia però è cominciata una nuova storia. Se sarà a lieto fine il Bologna a giugno potrebbe anche considerare meno strategico Arnautovic, che, occhio ai dettagli, con Motta non ha la stessa empatia che aveva con Mihajlovic e il cui contratto da 3 milioni netti a stagione rappresenta un bel macigno per chi a Casteldebole ha ricevuto il mandato di snellire il monte ingaggi. Ora palla a Zirkzee.

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