Rimpianto Virtus, la vittoria sfuma di un soffio

Il pubblico delle grandi occasioni del PalaDozza non basta alla Segafredo per avere la meglio di Schio in gara uno della finale scudetto

Rimpianto Virtus, la vittoria sfuma di un soffio

Rimpianto Virtus, la vittoria sfuma di un soffio

di Filippo Mazzoni

La Virtus cade in volata. Al termine di una sfida dura, intensa, emozionante e bellissima dalla palla a due fino al fischio finale, la formazione di coach Giampiero Ticchi si arrende a Schio che fa sua gara 1. Nella splendida atmosfera del PalaDozza si ritrovano l’una di fronte all’altro le due regine del campionato, in una sfida che mette di fronte l’esperienza di Schio e delle 13 finali consecutive raggiunte e la freschezza e la voglia di una Virtus che vuole portare sotto le Due Torri, il primo titolo della storia. Sotto le volte del Madison di Piazza Azzarita, 5.337 cuori (record per una sfida di basket femminile) palpitano per le V Nere che cercano di realizzare il loro sogno, quello del presidente Massimo Zanetti e di tutta la Bologna a spicchi femminile. Un’ora prima della palla a due le tribune sono già piene, tanta è l’attesa e la partecipazione del pubblico bianconero.

La partita è da subito emozionante e vive di strappi. Virtus avanti 6-2, poi Schio, con Sventoraite e Mabrey (espulsa nel terzo quarto per doppio antisportivo), ribalta sul 7-11 e poi allunga sul 14-23 costringendo, all’8’, Ticchi a chiedere il suo secondo timeout. Laksa, Dojkic e Rupert tengono comunque a stretto contatto le V Nere anche se l’inerzia è per le scledensi. Ticchi prova ad alzare l’intensità difensiva e la mossa trova i suoi frutti con la Virtus che risale mettendo la testa avanti sul 31-29, grazie ai punti di Parker. All’intervallo Schio è avanti di corto muso 40-42.

Alla ripresa del gioco Famila allunga sul 42-49, ma due triple di Zandalasini riaccendono la Virtus e il PalaDozza. Le triple in rapida successione di Rupert, Zandalasini e Dojkic riportano avanti la Virtus 62-60. La sfida si decide nell’ultimo quarto, con un bellissimo testa a testa, al colpo dell’una corrisponde la risposta dell’altra. Negli ultimi 30" di gioco Zandalasini dalla lunetta fa 1 su 2 per l’84-82. Howard dall’altra parte infila la tripla del sorpasso a 14“ dalla sirena finale. Sull’azione successiva Parker sbaglia l’appoggio del controsorpasso, Sottana fa 1 su 2 dalla lunetta e Zandalasini con una manciata di secondi da giocare non trova il canestro della disperazione allo scadere.

Martedì 2 maggio, alle 20. al PalaRomare di Schio il secondo atto di questa finale tra Famila e Virtus Segafredo e che vista la formula ridotta di quest’anno, potrebbe già aggiudicare il titolo tricolore.

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