Rinforzi: in cima alla lista c’è Malang Sarr

Bologna Talento francese che, a 21 anni, ha chiuso la stagione al Nizza da capitano. Ma lo vogliono anche Atalanta, Milan, Toro e Fiorentina.

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di Marcello Giordano

E’ caccia ai rinforzi difensivi, in vista del prossimo mercato, per completare il salto di qualità che il Bologna ha iniziato a intraprendere. La gara di Parma ha evidenziato ancora una volta negli errori del reparto arretrato il tallone d’Achille dei rossoblù e le notizie che arrivano il giorno successivo offrono al club la possibilità di stilare un nuovo piano.

I 5 milioni offerti al Velez per il nazionale peruviano Luis Abram (24 anni) non bastano. Il Galatasaray è pronto al rilancio e il Velez spera di convincere le concorrenti a pagare la clausola di 8 milioni di euro. Niente da fare, il Bologna si sfila. Dopo il rinnovo di Danilo, non ritiene più questo profilo di calciatore di primaria importanza.

Importante, invece, è non sbagliare i prossimi acquisti: che saranno pochi e proprio per questo dovranno essere mirati e azzeccati. Anche a costo di alzare il tiro, perchè l’esperienza recente racconta che i calciatori pagati dagli 8 ai 15 milioni difficilmente sbagliano. Quelli di un target inferiore, tra i 3 e i 6, ad esempio, sono più rischiosi. Niente Abram, dunque. Per il ruolo di terzino destro, piace Davide Calabria (23) del Milan, che però spera di avere un ruolo nel nuovo corso rossonero. E’ abbordabile De Silvestri (32) del Toro, in scadenza di contratto e fedele a Sinisa, che lo ha avuto a Samp, Toro e Fiorentina.

Piace anche Stryger Larsen (29) dell’Udinese. Ma il problema è che quella del Friuli è una bottega cara, motivo per cui anche il centrale brasiliano Becao (24) resta ad oggi solo un’idea.

Non Malang Sarr (21), talento francese di origine senegalese che ha chiuso l’ultima stagione da capitano del Nizza: è svincolato e su di lui ci sono pure Milan, Torino, Fiorentina e soprattutto l’Atalanta.

Il Bologna ci prova e segue anche l’evoluzione di Mapou Yanga Mbiwa (31), francese ex Roma che Sabatini provò a portare anche alla corte di Suning, oggi svincolato dal Lione.

Davanti e in mediana, il Bologna ha già compiuto un deciso scatto in avanti, sul piano tecnico e della qualità, nel corso dell’ultimo anno. Merito degli acquisti di Soriano (7,5 milioni), Sansone (7,5), Orsolini (15), Barrow (13+6 di bonus), Medel (2,5) e Dominguez (12) e Schouten (3), solo per citare i giocatori che si stanno alternando titolari.

E’ un balzo che è costato un esborso di circa 60 milioni di euro di soli cartellini più bonus. E’ sul reparto arretrato che il Bologna intende concentrarsi nel mercato alle porte, per provare a completare l’opera alla ricerca di un altro salto di qualità che gli consenta di entrare a pieno titolo tra le squadre che possono lottare davvero per le posizioni che contano e per l’Europa. Opera iniziata con l’arrivo a costo zero di Dijks nell’estate del 2018 e di Tomiyasu in quella successiva, con il giapponese costato circa 8-9 milioni: il classe ‘98 è senz’altro un investimento azzeccato, al netto dell’errore di Parma che ha concesso il 2-2 a Inglese.

L’operazione che non si è rivelata azzeccata nell’ultima estate, è stata quella di Denswil, costato 6,5 milioni: l’olandese fin qui ha reso sotto le aspettative. Si aggiuntano i 4,5 milioni che sono costati in tutto Bani e Danilo e la difesa rossoblù ha un costo complessivo che si aggira intorno ai 20 milioni. E’ in questo reparto che il club punta a nuovi investimenti.

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