Roma blindata per il super derby

Rieccolo, il derby. La partita più attesa e temuta, al centro di una rivalità che non si spegne mai, come l’incessante tam tam radiofonico da una parte e dall’altra. Fibrillazione pura per il popolo dei tifosi, in mezzo all’assordante silenzio dei due tecnici. Mou non parla perchè è squalificato e non sarà in panchina. Mau ha copiato e incollato. Il nervosismo è però evidente, anche se la Roma si gode la conquista dei quarti di Europa League e la Lazio è finita fuori in quella Conference che la Roma ha vinto lo scorso anno. Sarri sa che ora c’è un solo obiettivo da inseguire, la piazza Champions e vincere il derby significherebbe ricacciare la Roma a -5, non una distanza banale. Mou vuole vincere, come sempre, segnando un sorpasso che farebbe da piccante wasabi per il suo popolo. Se la Lazio si affiderà là davanti a Felipe Anderson nel ruolo di finto centravanti – Ciro Immobile è ancora infortunato ma andrà in panchina per stare con i suoi compagni – con Pedro e Zaccagni a girargli intorno, c’è chi vivrà il suo primo derby in assoluto come Paulo Dybala. L’argentino aveva saltato quello di andata a causa di un infortunio e si narra che sia carichissimo per questa sua prima volta. Ieri Mou lo ha provato sia nel ruolo di falso nove, sia con Pellegrini dietro alla prima punta, alternando Belotti e Abraham. Mou scioglierà oggi la riserva, anche se c’è chi considera Abraham leggermente favorito. Allerta massima, poi, ci sarà non solo sugli spalti, dove i tifosi della Roma torneranno in trasferta in campionato dopo due mesi di stop, ma soprattutto fuori visto il recente ritorno del tifo violento. Dal Viminale hanno definito la partita come "ad alto rischio" e per questo sono pronti oltre mille agenti a presidiare il perimetro intorno allo stadio Olimpico, con la speranza che a far parlare sia solo il campo e la corsa per un posto in Champions League.

Paolo Franci

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