Run 5:30 Bologna 2023: venerdì 9 giugno la magia dell’alba di corsa

Iscrizioni anche online, costo 15 euro e maglietta super ecologica in omaggio. Così come le ciliegie di colazione

La Run 5:30 di Bologna si corre il 9 giugno 2023

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Bologna, 6 giugno 2023 - Martin Luther King aveva un sogno (“I have e dream”), gli organizzatori della Run 5.30 ribaltano il concetto (“You have a dream”) per riportare in piazza Maggiore migliaia di runner. Torna la corsa più unica delle Due Torri. Torna venerdì 9 giugno, con partenza alle 5,30 per un percorso di 5,30 chilometri. In un’ora e mezza il grande popolo che ama la corsa prenderà possesso delle strade del centro, farà colazione con le ciliegie e, alle 7, non ci sarà più alcuna traccia del passaggio di migliaia di podisti.

L’iniziativa è stata presentata oggi, nella sede delle Cucine Popolari, in via del Battiferro, con Roberto Morgantini, Sabrina Severi la mamma della corsa, Donatella Draghetti dell’Uisp e Marcello Ciurlo, il tracciatore. A coordinare gli interventi, Marco Tarozzi.

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Cos’è la Run 5,30?

E’ la corsa che parte all’alba e che a Bologna torna per la dodicesima volta. Si fece anche nel periodo Covid, senza alcuna ufficialità, ma con un gruppo di amici e appassionati che, in sicurezza (distanziati e con mascherine), prese possesso della piazza. Venerdì sono attese almeno duemila persone.

Le iscrizioni (15 euro) domani e giovedì nella sede delle Cucine Popolari oppure online sul sito www.run530.com.

Si diceva di una corsa unica, perché partecipano in tanti - prima del Covid, che ha finito per contrarre i numeri, si arrivava a 6-7mila unità - perché si possono incontrare runner professionisti o anche semplici appassionati, come il professor Romano Prodi, ex premier.

Una corsa che ha tanti amici. Partita in modo quasi carbonaro nel 2011 da piazza del Baraccano, sbarcata poi in piazza Santo Stefano e approdata infine in piazza Maggiore per numeri sempre più importanti.

Una corsa speciale, non competitiva, che in un’edizione ebbe uno starter d’eccezione. Donatella Draghetti un anno, all’alba, prima del via, incontrò per caso monsignor Matteo Maria Zuppi, in bicicletta. Il cardinale, incuriosito, chiese dove andava tutta quella gente. Saputo lo scopo, inclusione e solidarietà, si fece trovare un anno dopo, come starter.

“E adesso siamo noi, al fianco del cardinale - dice Donatella Draghetti - per sostenerlo nella sua missione di pace”.  “Onorato che abbiano coinvolto il nostro movimento - spiega Roberto Morgantini -. E’ una corsa unica perché c’è la possibilità di scoprire e assaporare Bologna sotto una luce particolare. Una Bologna quasi magica”.

Concetti come inclusività e sostenibilità fanno parte da sempre del dna della corsa inventata una prima volta, nel 2009 (esordio a Modena) da Sabrina Severi e Sergio Bezzanti. Tutto è disegnato e progettato per la sostenibilità. Medaglia di legno, cordoncini in plastica riciclata. Bicchieri di resina di mais. La t-shirt in cotone, da questa stagione stampata ad acqua, per avere ancora un minore impatto. E per la prima volta, le ciliegie, sempre distribuite come colazione, impacchettate non nella plastica, ma in confezioni di carta. Per essere meno impattanti.

Ci sarà anche un duello (sportivo s’intende) tra assessori. Luca Rizzo Nervo cominciò a correrla dai tempi di Piazza del Baraccano (quando era assessore allo sport), nelle ultime stagioni si è aggiunta la sportivissima Roberta Li Calzi.

Non mancheranno tanti volti noti (Prodi appunto), mescolati alla cosiddetta gente normale. Tutti animati dallo stesso spirito. Voglia di correre e stare insieme. Bologna è la sesta tappa: già toccate Verona, Milano, Palermo, Torino e Modena. Poi ci saranno Ferrara, Mantova, Venezia e, il 14 luglio, la Virtual. In ogni angolo del continente (la Run 5.30 in passato è stata anche in Inghilterra e negli Stati Uniti), si potrà correre in contemporanea, sul proprio percorso ideale. Partendo sempre alle 5.30. Una corsa unica, appunto. Che piace e diverte.

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