Santucci saluta Toledo dopo aver fatto la storia

Giocatrice top delle Rockets, torna in Italia: "Spaventata dal Covid-19, ho temuto per il mio Paese e la famiglia"

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E’ entrata nella storia di Toledo. Costretta a chiudere anzitempo la stagione, per il Coronavirus, Mariella Santucci si scopre al top nella storia delle Rockets e dell’Università di Toledo.

Prima dell’arrivo di Mariella nessun altra ragazza era stata in grado di mettere insieme, nei quattro anni di università, più di 1.000 punti, 600 assist, 500 rimbalzi e 200 palloni recuperati. Di più: con 160 assist, in questa stagione, è stata la 25ª di tutto il torneo Ncaa e, nel rapporto tra assist e palle perse (160 e 94) è stata la seconda in tutta la sua conference. Classe 1997, Mariella è nata il 18 giugno, curiosamente come papà Marco e nonno Alberto. Si è laureata in International Business Administration e, se tutto va bene, il 10 aprile si imbarcherà su un volo per raggiungere, il giorno dopo, la sua Bologna.

Prima di partire – negli States c’è anche il fidanzato Shakif Seymour, che frequenta lo stesso ateneo, gioca a football ed è soprannominato Fish – ha pubblicato su Twitter e Instagram un ringraziamento al suo ateneo: "Thank you Rocket Nation".

Anche le Rockets, però, dovranno ringraziare in qualche modo il talento di questa regista che ha portato Toledo al top della sua storia nel campionato universitario americano.

Difficile che possa essere scelta dalla Wnba – le partite finali avrebbero potuto essere una passerella – rientrerà in Italia cercando di dare un seguito anche alla sua laurea a stelle e strisce.

"Il Covid-19 – spiega Mariella – mi spaventa. Soprattutto perché la mia Italia è stato il primo paese colpito più duramente. Ho paura per la mia famiglia e per tutte le persone che, ricoverate, stanno lottando. Ma ho anche fiducia. Ho la speranza che presto torneremo alla nostra vita. Forse diversi e cambiati, ma in grado di apprezzare di più quello che abbiamo. Ho voglia di rivedere e riabbracciare la mia famiglia".

Un altro rimpianto di Santucci è legato alla stagione.

"Avevamo trovato il ritmo giusto: battere la prima in classifica ci aveva dato ulteriore carica. Sapere che la mia ultima stagione a Toledo si sia dovuta chiudere sul più bello mi lascia un po’ di amaro in bocca. Adesso, c’è un’altra partita. Poi penseremo al futuro agonistico. Magari dopo quattro anni tornerò a giocare in Italia".

a. gal.

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