Scariolo ha poco tempo per comporre la Virtus

Il 28 settembre c’è Milano in Supercoppa: il coach, fresco campione d’Europa, deve riunire i pezzi dopo un’estate tra nazionali e infortuni

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di Massimo Selleri

Le sensazioni che aleggiano sulla testa della Virtus sono tutte molto positive, ma il suo vero volto resta ancora un’incognita. I veli di un precampionato disputato da un gruppo ridotto ai minimi termini hanno coperto anche quei primi tratti che si vedono durante la preparazione e da questo punto di vista neppure la prima partita ufficiale è particolarmente significativa dato che mercoledì 28 settembre i bianconeri affronteranno Milano in una delle due semifinali di SuperCoppa. In altre parole si passa dal niente al tutto affrontando subito quello che, sulla carta, è l’avversario più rognoso. Ieri sono tornati ad allenarsi con il resto della squadra anche Nico Mannion e Alessandro Pajola. Una delle conclusioni di quanto ha combinato la formazione azzurra ai campionati europei riguarda proprio il Pajo e la sua capacità di cambiare l’inerzia delle partite anche a livello internazionale. Quest’anno il numero sei bianconero farà il suo esordio in Eurolega e la Segafredo farà affidamento sulle sue capacità difensive e sulla sua dote, ormai non più così comune anche tra i playmaker, di leggere il gioco. Il regista marchigiano non ha mai nascosto di aver cercato di "rubare" questa caratteristica a Milos Teodosic, studiando attentamente il compagno serbo durante l’allenamento.

Qui si inserisce un altro tema su cui probabilmente girerà la stagione della Virtus. Ci sono quattro giocatori molto esperti e di grande talento come Marco Belinelli, Daniel Hackett, Toko Shengelia e Teodosic, e poi c’è un gruppo di elementi con un grande potenziale e che sono arrivati qui per iniziare o continuare ad esprimerlo. La scorsa annata dice che non vi sono dubbi sulla volontà dei senatori di accompagnare il resto della squadra nella sua crescita, ma al momento quello che è mancato è proprio il lavorare insieme con il solo Belinelli che si sta allenando regolarmente anche in questa ultima parte della preparazione. In ogni caso la prossima Segafredo dovrebbe avere una trazione un po’ più posteriore, dato che nel suo roster ci sono una serie di eccellenze certificate a partire dal confermato centro francese Mam Jaiteh, miglior giocatore dell’EuroCup 202122, per finire al lungo statunitense Jordan Mickey che è risultato l’mvp nelle finali della lega baltica e nello campionato è stato eletto anche difensore dell’anno. In mezzo c’è ovviamente Shengelia, attualmente infortunato, e Ismael Bako che durante i campionato europei ha fatto vedere di quale pasta è fatto. Il vero valore aggiunto di questa V nera è, però, il coach Sergio Scariolo. Ieri il club ha evidenziato il fatto che è la prima squadra italiana ad essere allenata da un tecnico sia campione del mondo che campione d’Europa. I pronostici inserivano la sua Spagna tra le nazionali di seconda fascia nella recente competizione continentale. Eppure con il lavoro e con la tattica il tecnico bresciano è riuscito a colmare in poco tempo questo gap. Nei paraggi della palestra Porelli nessuno lo dice, ma la speranza è che la storia si ripeta anche con i bianconeri.

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