Il rinnovo di Soriano entrerà nel vivo più avanti, così come accaduto un anno fa con Medel. Anche perché le rinunce, benché necessarie, sono sempre complicate da accettare e pianificare. Il Bologna non ha fretta. Perché il fantasista è pedina fondamentale e uomo di fiducia del tecnico, ma ha comunque varcato i 30: ergo, pensare che Soriano possa portare plusvalenze corpose è fantasia.
Diverso, invece, il discorso che riguarda Emanuel Vignato, Jerdy Schouten e Nicolas Dominguez, con gli ultimi due che si giocano il mondiale alle porte, vetrina che potrebbe alzarne le quotazioni: a patto che arrivi il prolungamento del contratto, che per tutti è in scadenza al 2024.
"Evitare nuovi casi Svanberg", è il diktat lanciato dall’ad del Bologna Claudio Fenucci al nuovo responsabile dell’area tecnica. E Giovanni Sartori ha aperto la pratica: le partite dei rinnovi di Vignato, Dominguez e Schouten è cominciata. All’azzurrino Vignato, finito nel dimenticatoio di Sinisa proprio quando ha trovato un posto da protagonista con l’Italia Under 21, si propone un ruolo di maggior rilievo, grazie al passaggio al 3-4-2-1: ma pure un contratto fino al al 2026-27 da 600-700mila euro bonus inclusi, praticamente raddoppiato rispetto agli attuali 300mila.
Le parti non hanno l’accordo, ma c’è disponibilità a parlarne, con il giocatore che attende il ritiro per capire se le promesse troveranno risposte sul campo. Di essere titolari inamovibili hanno invece certezza Dominguez e Schouten, vista anche l’uscita di Svanberg e il passaggio a un modulo che li vede come unici mediani puri di ruolo.
Anche per loro la proposta è di raddoppiare l’ingaggio, arrivando al milione di euro per Schouten (attuale ingaggio da 500mila) e un milione più bonus per Dominguez, che attualmente guadagna 750mila euro, per non sforare il tetto del milione che Sartori è chiamato a rispettare.
Le trattative sono partite, le prime proposte pure: aggiornamenti sono attesi nel giro di una decina di giorni. In scadenza al 2024 c’è pure Riccardo Orsolini. Per ora, però, la sua posizione è congelata. Aveva ricevuto proposte da Sampdoria e Torino, ma scambi e prestiti per lui non sono ritenute soluzioni congrue: 10 milioni per la cessione o niente.
Per ora niente, appunto, anche perché il Torino ha ripiegato su Radonjic. Il Sassuolo, sfumato Cancellieri, resta alla finestra: ma senza l’uscita di Berardi non concretizzerà un’offerta: morale, Orsolini, come pure Bonifazi (idea per il Torino) per ora non si muove.
Senza uscita di Orso o di Sansone, il cui contratto da 1,6 milioni netti spaventa le acquirenti, non arriveranno però ulteriori seconde punte o fantasisti, tenendo bloccato il mercato dell’attacco: caccia al vice Arnautovic a parte.
Marcello Giordano
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