dall’inviato
Luci e ombre: più le seconde delle prime. Nel triangolare del Druso che chiude il ritiro di Valles, sotto gli occhi di ottocento tifosi rossoblù comunque festanti e gemellati coi colleghi del Bochum, il Bologna rimedia quattro ceffoni proprio dai tedeschi (che vincono il torneo) e finiscono al tappeto quasi senza colpo ferire.
Poi parzialmente si rialzano coi padroni di casa del Sudtirol, regalando un timido sorriso agli uomini mercato rossoblù Sartori e Di Vaio, che nella tribuna dello stadio altoatesino, quando la squadra tedesca di bassa Bundesliga mette i rossoblù alle corde, hanno i volti tirati e preoccupati di chi capisce che va bene il cantiere aperto, ma i lavori in corso sono un problema a due settimane dal debutto in campionato con l’Udinese.
Lo sa bene anche Vincenzo Italiano, che a fine partita non fa drammi, ma nemmeno nasconde la testa sotto la sabbia.
"La prima cosa che mi viene in mente è che dobbiamo crescere di condizione – dice il tecnico rossoblù –. E mi riferisco soprattutto a quelli che sono arrivati per ultimi. E’ normale che quando cresce il livello degli avversari il ritardo di condizione mette in luce i problemi che in questo momento ci sono".
Ecco la lista degli errori a cui porre in fretta rimedio: "Dobbiamo far girare la palla più velocemente, andare subito a contrasto degli avversari e non concedere loro tanto com’è successo nella sfida col Bochum. Lì siamo entrati davvero molli: soprattutto siamo stati troppo molli sulle palle inattive e questo non deve accadere".
Decisamente meglio i sessanta minuti col Sudtirol, firmati dal gol del debuttante Erlic. Osserva Italiano: "Dietro eravamo corti ed è arrivato il terzo centrale. Con Erlic abbiamo aggiunto al gruppo un ragazzo strepitoso, con una grande cultura del lavoro".
Ma le ombre restano, specie considerando che tra due settimane si gioca già per i tre punti.
Osserva Italiano: "Abbiamo iniziato il ritiro senza tanti giocatori importanti, che un po’ alla volta stanno arrivando. In più è arrivato un allenatore nuovo e in questi casi serve sempre un po’ di tempo, tanta disponibilità reciproca e tanta voglia di capirsi in fretta".
Va di fretta Italiano, perché sa che il tempo è una variabile imprevedibile che in Italia non sono molto propensi a concedere. Eppure: "E’ calcio d’agosto. Come si dice? Agosto, calcio mio non ti conosco: le brutte sorprese, tra virgolette, ci possono stare. Succede perché anche da fuori si vede che i ragazzi in campo stanno cercando di introdurre cose nuove, cose che non sempre riescono. Ma anche se in questa fase della stagione ci sta di perdere una partita come l’abbiamo persa noi oggi col Bochum sono convinto che durante l’anno non vedremo tanto spesso un Bologna così".
Nulla da chiedere alla società? "E’ arrivato il terzo centrale, adesso vediamo quello che succede...".
Succede che dovrà arrivare in fretta anche il quarto, potenzialmente titolare.
Adesso due giorni di riposo. Si torna al lavoro martedì a Casteldebole.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su