"Sette Colli per divertirsi, poi rotta su Tokyo"

Marco Orsi Da martedì a Roma per cimentarsi nei 50 e 100 stile: "A quasi trent’anni sono un vecchietto, ma i Giochi mi affascinano".

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di Alessandro Gallo

Il cinno terribile (in acqua) ha lasciato spazio a un ragazzo maturo che a dicembre compirà 30 anni. Marco Orsi sa che il tempo non è infinito e che adesso, in acqua, deve tenere testa a ventenni scatenati che gli vogliono portare via il titolo di uomo più veloce in acqua, almeno a livello italiano. Da martedì Marco sarà a Roma, per il celebre Sette Colli. Il sogno resta sempre quello olimpico, ma intanto…

Marco, a Roma con quali obiettivi?

"Una volta tanto nessuna ambizione. Solo la felicità di tornare in acqua e divertirmi".

E quando si comincerà a fare sul serio?

"Dal 25 agosto. Quando, insieme con il mio tecnico, Roberto Odaldi, comincerà la rincorsa per i Giochi di Tokyo. A Londra prima e a Rio dopo non sono stato molto fortunato. Vorrei riprovarci ancora. Dimostrare di essere di livello".

A ottobre dovrebbe partire per l’Australia per l’unica competizione internazionale di questo 2020.

"Già il condizionale è d’obbligo. Dovrei far parte della squadra ungherese della Lady di Ferro, Katinka Hosszú. Ma con i numeri e i contagi che ci sono in giro per il mondo, comincio ad avere qualche dubbio. Stiamo aspettando notizie in merito".

E nel 2021?

"Ci sarà di tutto e di più a livello internazionale. Europei in vasca lunga tra giugno e luglio, Europei e Mondiali in vasca corta. E naturalmente i Giochi Olimpici".

Tokyo è un pensiero fisso?

"In prospettiva sì. Ora, però, oltre a divertirmi, devo guardarmi attorno. Ho quasi trent’anni, per il nuoto sono un vecchietto".

Sembra quasi una resa.

"Nemmeno per sogno. Non avrò più l’esuberanza dei vent’anni. Ma ho tanta esperienza. E voglio togliermi ancora tante soddisfazioni. E già a Roma, anche se voglio solo divertirmi, vorrei dimostrare qualcosa".

Al Sette Colli in quale specialità gareggerà?

"Le mie, le solite. I 50 e i 100 stile".

E i 100 misti?

"Quelli li tengo per la vasca corta".

Come va in Polizia?

"Bene, tra un po’ dovrei anche diventare capitano delle Fiamme Oro. Capitano della squadra di nuoto. Il mio amico Mirco Di Tora è pronto a lasciare, toccherà a me".

E l’altra sua società, il Cn Uisp?

"Devo solo ringraziare il Circolo Nuoto e Mauro Riccucci. In pieno periodo Covid non era facile nuotare o trovare spazi nei quali allenarsi. Riccucci, e non solo lui, si è fatto in quattro per tutti noi. Dobbiamo solo dire grazie".

Come arriva al Sette Colli?

"Sull’onda delle prove regionali, dove ho nuotato dorso, delfino e rana per scaricare".

Il suo tecnico Odaldi che cosa dice?

"E’ tranquillo, sa che lavoriamo bene. Dopo Roma, però, mi prendo qualche giorno di vacanza".

Dove andrà?

"In Sicilia, vicino a Messina. Dalle parti della mia fidanzata Sara".

Lei e Sara Alesci, prossimi al matrimonio?

"No, ancora no. Siamo giovani, ma insieme stiamo davvero bene. E il periodo di lockdown ci ha resi ancora più uniti. Siamo una bella coppia".

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