Shengelia è un caso: al centro di una maxi rissa

Il lungo della Virtus era ad assistere alla partita fra la sua nazionale e la Turchia agli Europei. La Georgia respinge tutte le accuse

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di Massimo Selleri

Sia la federazione turca che quella georgiana chiedono alla Fiba di far luce su un fattaccio che ha visto come protagonista Toko Shengelia. Prima di entrare nel merito della questione bisogna dire che nei prossimi giorni la V nera ufficializzerà il rinnovo del lungo ex Cska Mosca mettendo così fine a una telenovela che sta durando dalla fine dello scorso campionato anche se tutti sapevano che le questioni burocratiche che impedivano la firma sul nuovo contratto si sarebbero risolte solo nei primi giorni di settembre.

Chiusa questa parentesi è scambio di accuse per quello che è successo domenica nella partita degli Europei tra la Turchia e la Georgia che si è disputata a Tbilisi.

Dopo l’espulsione Furkan Korkmaz è andato negli spogliatoi e lì l’atleta turco sostiene di essere stato aggredito da Shengelia, Bidatze e Sanadze, una versione confermata da Ergin Ataman che in conferenza stampa ha bollato come vergognoso quanto accaduto e la sua federazione ha minacciato di ritirare la squadra dalla competizione se non si farà chiarezza su tutta la questione.

Stessa richiesta arriva dai georgiani che sostengono come le cose siano andate sostanzialmente al contrario e cioè che sia stato Korkmaz ad aggredire i tre giocatori in un clima di costante provocazione creato ad arte dallo stesso che Ataman.

Solo le immagini potranno chiarire come siano andate le cose, quello che si può dire è che Shengelia dovrà rimanere fuori dai giochi per 50 giorni a causa di un infortunio alla spalla destra che, al momento, lo tiene fuori dai giochi ed è difficile pensare che in queste condizioni venga alle mani con un suo collega essendo stato accusato di avere preso a pugni l’avversario della sua nazionale.

Difficile non significa impossibile, ma anche per come si è fatto conoscere a Bologna Toko non sembra un tipo da perdere facilmente le staffe per cui nella peggiore delle ipotesi per lui, vale a dire che sia lui l’aggressore, qualcosa deve avere scatenato il tutto.

Anche gli arbitri sono stati condizionati da un clima di esasperazione tanto che dopo aver preso i provvedimenti disciplinari per la rissa che si è scatenata a 4’48’’ dalla fine dell’incontro, non si sono resi conto che si erano persi 22’’.

Cose che capitano anche nelle migliori famiglie e che non cambiano quello che più interessa a Basket City, vale a dire che a novembre Shengelia sarà in campo con la maglia della Virtus.

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