Signori: "Io e Bologna, una storia da cinema"

Martedì il docufilm ’Fuorigioco’ di Beppe-gol al Nuovo Nosadella. Domani al Dall’Ara il trailer sul maxischermo: sconti per gli abbonati

Signori: "Io e Bologna, una storia da cinema"

Signori: "Io e Bologna, una storia da cinema"

di Gianmarco Marchini

Chi ama il Bologna, ma chi ama il pallone in senso assoluto ricorderà quel gol. E’ appeso come una polaroid alla parete dei capolavori. In alto a destra, si legge un po’ sbiadita la data: 16 marzo 2003. Vent’anni fa, in un pomeriggio di sole, Giuseppe Signori regalava al calcio uno dei suoi migliori dipinti. Il lancio di Vanoli, la torre di Cruz e poi l’imponderabile: Beppe-gol al volo con l’esterno sinistro fa un sombrero a Sensini, poi, senza farle toccare terra, spedisce la palla all’incrocio sul primo palo. Il Dall’Ara impazzisce, lui resta immobile, mentre i compagni lo scuotono d’abbracci. "Forse in quel periodo ero un po’ in polemica con Guidolin", ricorda con un sorriso, Signori.

Vent’anni dopo, il numero 10 torna proprio lì, anche se stavolta il pallone finirà qualche metro sopra la porta, centrando in pieno il maxischermo. Già, perché domani, prima della partita contro l’Udinese, passeranno le immagini di ‘Fuorigioco – Una storia di vita e di sport’, il film – regia di Pier Paolo Paganelli, prodotto da Genoma Film – che ripercorre la parabola di Signori, dal paradiso pallonaro fino alla discesa negli inferi del calcioscommesse. Andata e ritorno, caduta e rinascita di un campione, ma prima di tutto di un uomo che vide dal nulla la sua vita andare in frantumi con accuse pesantissime la mattina di un primo giugno qualunque del 2011. Da quel giorno, quando gli agenti lo prelevarono dalla stazione per portarlo in Questura, fino alla sentenza di assoluzione, Beppe-gol ha combattuto una partita bastarda, sporca e dolorosa, durata dieci, interminabili anni.

"Sono rimasto da solo, con i figli piccoli: per loro è stata una botta forte – racconta e la voce gli si incrina ancora –. Ci ho rimesso tanto, quasi tutto. Ma poi ho vinto io. Anche se le ferite restano. Non c’è un vero risarcimento, da nessun punto di vista. Nemmeno economico: riceverò 960 euro per ’ingiusta custodia cautelare’. Li devolverò ai bambini poveri". Una storia ripercorsa, appunto, nel film ‘Fuorigioco’ che martedì verrà raccontato per la prima volta alla città, dopo l’anteprima l’estate scorsa al Biografilm: la pellicola, infatti, sarà proiettatà al Nuovo Cinema Nosadella (via Lodovico Berti 27). "Vogliamo sia una festa per Beppe, invitando il pubblico a un evento aperto a tutti", spiega il produttore Paolo Rossi Pisu.

Il Bologna ha deciso di fare un regalo a uno dei suoi giocatori più iconici offrendogli la vetrina del Dall’Ara per promuovere questa storia che, spiega Beppe, "vuole essere un messaggio alle persone, un invito a non mollare mai, a non smettere mai di credere in se stessi e nelle istituzioni". Lui, il protagonista, non ci sarà allo stadio perché è all’estero e rientrerà giusto in tempo per martedì. I tifosi che si presenteranno con l’abbonamento pagheranno il biglietto solo 5 euro. "Spero verranno in tanti. La mia con il Bologna e Bologna è stata proprio una storia da cinema", dice Beppe. E allora perché non ritrovarsi proprio lì, come due vecchi amici?

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro