
di Marcello Giordano
Se gli chiedi quali siano i migliori portieri in Italia, con onestà si toglie dalla lista e risponde: "Numero uno Maignan, secondo Szczesny e terzo Onana". Ma questa volta la palma del migliore non gliela leva nessuno: è attorno a Lukasz Skorupski che il Bologna culla il sogno di tornare a battere la Juventus al Dall’Ara dopo 25 anni di attesa.
Il numero 28 scalda i guanti bloccando una conclusione al volo di Milik, poi si produce in un doppio miracolo su Fagioli, al minuto 27’ nell’area piccola: respinge con la mano destra la conclusione di prima intenzione, poi, reattivo più che mai, con il piede dice no alla ribattuta a colpo sicuro. "Questo doppio intervento è stato il più bello della serata". Ma non basta: "Il rigore è stato il più difficile. Conosco Arek e pensavo incrociasse, ma sono riuscito a rimanere fermo fino all’ultimo".
Sangue freddo. Aspetta, Skorupski, anche quando il bianconero prova a ingannarlo con un saltello resta immobile: "Sono rimasto centrale fino alla fine". E con un tuffo alla propria destra blocca il pallone: "Con un pizzico di fortuna, perché non volevo bloccarla, ma mi ha preso il petto e la palla è rimasta lì".
Fortunato e bravo, anche quando interviene anche su un errato disimpegno dei compagni al limite, sempre sul connazionale: un muro, una saracinesca che crolla nella ripresa, quando Milik, con una girata di prima intenzione mancina, si prende la rivincita: "Alla fine ci siamo scambiati la maglia e ci siamo detti che per questa volta siamo pari. Ci vedremo alla prossima", racconta. C’è tanto di Skorupski in questo punto. Ma per il portiere, c’è tanto di Thiago Motta in questo Bologna e nella sua crescita: "Con lui sto imparando cose nuove e migliorando".
In primis con i piedi nelle uscite. Ma la svolta è rossoblù: "Credo che Thiago rappresenti una grandissima chiamata per il Bologna. E’ un allenatore bravissimo, con lo staff lavoriamo duro". Il Bologna ha imparato a giocare alla pari con le big. Sconfitte Atalanta e Inter, fermate Lazio, Milan e Juve: "E’ un pari che ci dà fiducia. E avremmo potuto anche vincerla, ma gli avversari che avevamo di fronte sono forti e alla è stato importante aver ripreso il cammino dopo il ko di Verona". Importante anche l’intervento di tecnico e società: "Ci siamo dati come obiettivo l’ottavo posto. Ora dobbiamo concentrarci sulle prossime due trasferte".