Stanchezza e nervosismo, i rivali Virtus

Il gruppo di Scariolo aspetta Brindisi. Due le priorità: recuperare dopo le fatiche di Eurolega e ritrovare un po’ di tranquillità

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di Massimo Selleri

Quarto impegno in otto giorni per la Segafredo che alle 18,10 (diretta Nove) ospiterà Brindisi al PalaDozza rituffandosi così nel campionato. La Virtus arriva a questo appuntamento dopo aver incassato due stop in Eurolega che per diversi motivo hanno lasciato l’amaro in bocca e hanno lanciato un piccolo campanello d’allarme.

Sia ad Atene che venerdì sera a Bologna il fatto che Milos Teodosic abbia staccato la spina sul piano nervoso ha messo in difficoltà il resto della squadra anche perché Milos, in un roster di non facile gestione, è uno dei perni dell’attacco.

Diverso il discorso per quanto riguarda il campionato dove la formazione allenata da Sergio Scariolo è imbattuta dopo le prime sette giornate.

Dal punto di vista del bollettino medico nella lista degli indisponibili resta sempre il nome di Tornike Shengelia, che anche da sano probabilmente non sarebbe andato a referto. Il lungo georgiano dovrebbe rientrare venerdì quando la V nera sarà a Belgrado ospite della Stella Rossa.

"Dovremo dare fondo a tutte le energie rimaste contro una squadra molto fisica e atletica come è Brindisi – spiega Andrea Diana, vice Scariolo sulla panchina bianconera –. Ha tante frecce nel suo arco, due guardie come Reed e Bowman, e come cambio dalla panchina Mascolo che ben conosciamo dallo scorso anno, un’ala piccola come Burnell, abile sia dentro l’area in post-basso ma anche affidabile da tre, due quattro perimetrali Etou e Mezzanotte e infine Perkins, uno dei centri più prolifici. Dovremo mettere grande attenzione a livello difensivo, essere pronti a proteggere l’area, a tenere in uno contro uno, sono la squadra che va più in lunetta di tutta la serie A".

I ritmi dell’Eurolega e i criteri utilizzati per la selezione dei giocatori dicono che oggi avrà parecchio spazio Nico Mannion, con il play che ha, tra i suoi obiettivi, quello di dimostrare che il campionato italiano gli sta stretto e che è pronto anche ad affrontare il più alto livello continentale.

L’infortunio di Leo Menalo costringe anche a fare scelte diverse per quanto riguarda anche il reparto dei lunghi, dove Mam Jaiteh e Ismael Bako devono ritrovare fiducia nei loro mezzi.

I due centri bianconeri in Europa hanno dimostrato di subire troppo la maggiore fisicità avversaria, ma questo ostacolo lo si può superare con la rapidità se si ha un po’ di esperienza. In questo momento Brindisi non sta attraversando un momento particolarmente esaltante, non riuscendo a riproporre sul campo quella pallacanestro spumeggiante che è un marchio di fabbrica del suo allenatore Frank Vitucci e che ha fatto la fortuna dei pugliesi in passato. Arbitrano Sahin, Di Francesco e Galasso.

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