Super Beli tiene vivissime le ambizioni Virtus

A Villeurbanne, senza Teodosic, Ojeleye e Lundberg, il capitano trascina i suoi alla seconda vittoria di fila: i playoff ora tornano vicini

Super Beli tiene vivissime le ambizioni Virtus

Super Beli tiene vivissime le ambizioni Virtus

ASVEL VILLEURBANNE

64

VIRTUS BOLOGNA

77

ASVEL VILLEURBANNE: Bost 9, De Colo 15, Kahudi 8, Lighty 5, Fall 11; Mathews 2, Noua 10, Risacher, Obasohan 2, Pons 2, Diot ne, Tyus ne. All. Parker.

SEGAFREDO BOLOGNA: Hachett 7, Cordinier 10, Weems 5, Shengelia 10, Jaiteh 4, Mannion 6, Belinelli 21, Pajola 5, Bako 4, Mickey 5; Camara ne, Abass ne. All. Scariolo.

Arbitri: Javor, Jovcic, Tsaroucha.

Note: parziali 14-21, 37-39, 48-55Tiri da due: Asvel 1733; Virtus 1831 . Tiri da tre: 622; 926. Tiri liberi: 1215; 1416. Rimbalzi: 27; 32.

di Massimo Selleri

VILLEURBANNE (Francia)

Aggrappandosi alla difesa la Segafredo torna a casa con un doppio sorriso. Alla gioia per la vittoria si aggiunge quella di aver tenuto in piedi le speranze di agganciare quell’ottavo posto che consente di tagliare il traguardo dei playoff. Una elementare regola del basket dice che contenere il gioco degli avversari significa poter prendere tiri con un basso coefficiente di difficoltà in attacco, una condizione pericolosa quando si gioca contro la Virtus e c’è in campo Marco Belinelli. Non è un caso che alla fine il capitano bianconero sia stato il miglior marcatore dell’incontro segnando 21 punti e che più in generale le percentuali al tiro della squadra siano state migliore rispetto al solito.

Anche senza Milos Teodosic, assente insieme a Semi Ojeleye e a Iffe Lundberg, la V nera conferma l’ormai suo tratto caratteristico di provare a passarsi molto la palla, cosa che è sbocciata da poco ma che, guarda caso, coincide con il momento positivo che stanno vivendo i bolognesi. A livello statistico questo è il secondo ‘back to back’ in cui la formazione allenata da Scariolo mette a segno un 22 e anche questo non è un dato da sottovalutare per un gruppo che non può più permettersi passi falsi in Eurolega e che deve fare i conti anche con un calendario durissimo.

Dopo le schermaglie iniziali, gli ospitano volano sul + 12 (17-29) e da lì i francesi, ispirati da Nando de Colo, più volte raggiungono la parità, senza mai superare gli avversari. L’ultimo aggancio arriva sul 44-44 e poi riparte una cavalcata made in Italy che tocca il 48-63 grazie ad una tripla di Alessandro Pajola. L’Asvel gioca all’arma bianca, ma la Virtus non si lascia travolgere e il canestro pesante di Daniel Hackett vale il 56-69 a 3’36" dalla fine. Ci si può mettere a giocare con il cronometro anche perché ai padroni di casa manca la lucidità per compiere l’impresa e così arriva questo terzo successo nelle ultime quattro gare europee.

Domani si torna in campo contro Brescia e giovedì sempre alla Segafredo Arena ci sarà il Barcellona.

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