Un libro, una maglietta e un’amichevole: così gli ’amici di Ric’ ricordano Di Cesare

A dieci anni dalla scomparsa di Riccardo Di Cesare, storico giocatore e allenatore delle Due Torri, gli amici si sono mobilitati, dando nuova linfa all’associazione gli "Amici di Ric". L’appuntamento è mercoledì alle 19, al campo Savena. Nel programma una partita (annata 2011) tra la il Pgs Bellaria e Cervia-Cesenatico e, a chiudere, un’esibizione dei Bradipi, la squadra di basket in carrozzina. Per l’occasione sarà presentato un libro, scritto da Mario Fabbrini. Il titolo è accattivante: "I racconti di un capitano. Storie e personaggi del basket bolognese degli anni ’70".

Tra i protagonisti di quelle squadre, spesso targate Gira, non solo Fabbrini, ma anche lo stesso Riccardo Di Cesare, Marco Santucci, Stefano Pillastrini, Michele Teglia. Nelle fila di quelle squadre tanti personaggi che sono rimasti a vario titolo nel mondo dei canestri, ma anche altri che si sono fatti largo in altri aspetti della vita, come Giancarlo Tonelli, direttore generale di ConfCommercio Ascom e Sandro Sandri, oggi ortopedico dell’ospedale Malpighi. Prevista, per raccogliere fondi, anche un’apposita maglietta.

Allenatore di quel gruppo era Bruno Bernardini che ha praticamente recensito il volume. "È molto interessante la visione del basket di quegli anni da parte di un giovane. Oggi è improponibile. I giovani sono presi da mille impegni e interessi e il basket si limita, quando va bene, alle sole attività organizzate: allenamenti di squadra e partite, spesso con la testa altrove. La fotografia scattata da Fabbrini ci trasmette un basket che risulta centrale nelle scelte di vita di ogni ragazzo. Adesso non è più così. I giocatori sono allevati in batteria, tutti uguali e ripetitivi, senza un personale contributo. E i risultati si vedono".

a. gal.

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