Una Virtus più forte di tutto. E dell’Olimpia

Decimata, con i forfait last-minute di Teodosic e Pajola, la V nera vince a Milano e vola solitaria in vetta. E ora venerdì c’è il Real

Una Virtus più forte di tutto. E dell’Olimpia

Una Virtus più forte di tutto. E dell’Olimpia

Olimpia Milano

69

Virtus Bologna

75

OLIMPIA : Davies 4, Mitrou-Long, Tonut 7, Melli 9, Rapetti ne, Baron 20, Napier 16, Ricci, Baldasso ne, Alviti 2, Hines 9, Voigtmann 2. All. Messina.

VIRTUS BOLOGNA: Mannion 11, Belinelli 12, Bako 2, Jaiteh 3, Lundberg 8, Shengelia 11, Hackett 9, Menalo ne, Mickey 6, Camara ne, Weems 10, Abass 3. All. Scariolo.

Arbitri: Mazzoni, Giovanetti, Borgioni

Note. Parziali: 15-26; 36-49; 55-57. tiri da due: Milano 1425; Bologna 1329. Tiri da tre: 625; 1227. Tiri liberi: 23; 28; 1319. Rimbalzi: 29; 35.

di Massimo Selleri

La Virtus sbanca il Forum e si prende il primo posto della classifica. Nella pallacanestro c’è una regola non scritta, per cui nell’immediato asciugare è spesso un fattore positivo, poco importa se, come nel caso della Segafredo, questo avviene a causa della sfortuna, ma un gruppo compatto in queste condizioni dà sempre una risposta sopra le aspettative.

Ieri sera alle già assenze annunciate di Semi Ojeleye e di Isaia Cordinier, il coach bianconero Sergio Scariolo ha dovuto aggiungere quelle di Milos Teodosic e di Alessandro Pajola. Il fuoriclasse serbo avrà bisogno di un paio di settimane per sistemare qualche acciacco che si porta dietro da un po’ di tempo, mentre il Pajo ha ancora problemi alla schiena, ma già domani dovrebbe tornare in palestra. Tutto questo comporta che i giocatori disponibili abbiano una maggiore responsabilità sulle spalle e a Nico Mannion o a Iffe Lundberg questa iniezione di fiducia pare abbia fatto molto bene mettendo in mostra quella determinazione che fino a qui era rimasta sotto il tappeto. Anche i padroni di casa hanno avuto le loro defezioni, ma era la V nera che doveva dimostrare qualcosa ed è quello che fatto dando l’idea che sarà battaglia fino alla fine per quanto riguarda la lotta per conquistare lo scudetto.

In termini pratici tutto questo si traduce in una Virtus che è sostanzialmente perfetta nel primo tempo, trovandosi anche avanti di +16 (18-34) e andando negli spogliatoi con un chirurgico 916 nel tiro da tre punti, mentre nel terzo periodo ha dovuto fare i conti con la difesa avversaria che le ha concesso solo 8 punti, mentre a parti ribaltare ne subiva 19, I bolognesi, però, non si sono demoralizzati e hanno dato vita alla classica partita brutta, sporca e cattiva, arrivando a ribaltare il -3 (55-52), con una tripla di Iffe Lundberg che inchiodava il punteggio sul 64-70 a 2’ dalla fine. Milano ci ha provato fino alla fine ed è stata brava Bologna a respingere gli ultimi tentativi dei padroni di casa rispondendo colpo su colpo.

Venerdì alla Segafredo Arena arriva il Real Madrid e anche se i playoff di Eurolega sono sfumati sarà necessario mettere in campo una partita altrettanto solida dimostrando che una eventuale wild card non è solo il frutto di questioni politiche ed economiche, ma è anche il frutto di alcuni valori sportivi.

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