Verdi, un’idea ’impossibile’ che può diventare realtà Il fantasista del Torino sogna il ritorno in rossoblù

Migration

Per un Marko Arnautovic che ha cullato il sogno United, c’è pure un Simone Verdi che aspetta e spera in una chiamata del Bologna. Sarebbe un ritorno e a oggi pare impossibile, ma il fantasista attende nella speranza che negli ultimi giorni di mercato gli scenari possano mutare e il suo sogno possa diventare realtà. A Bologna Verdi arrivò nell’estate del 2016, con l’etichetta di talento inespresso, tagliando il cordone ombelicale con il Milan dopo tanti, troppi prestiti: 1,5 milioni più il 20 per cento sulla eventuale futura rivendita. Intuizione azzeccatissima. Per Donadoni diventò in men che non si dica inamovibile, fiducia totale da parte del tecnico in questo fantasista ambidestro: 6 gol e 5 assist alla prima stagione, doppia doppia (10 reti e 10 assist) alla seconda, con il Napoli che arrivò ad offrire 25 milioni di euro a gennaio e il giocatore che rifiutò, rinviando l’addio all’estate e sorprendendo tutti: accettando il Napoli e annunciandolo in diretta tv con la maglia della nazionale addosso, quando pareva a un passo dall’Inter.

A Bologna Verdi è sbocciato e ha scoperto l’amore: per la città, il club e per Laura, figlia del presidente e fondatore insieme a Gianni Nanni di Isokinetic, conosciuta proprio durante la riabilitazione in seguito a un intervento alla caviglia destra.

Laura è diventata sua moglie quest’estate, con nozze celebrate a Tabiano Castello, nel parmense. Simone si è poi trasferito a Napoli per 25 milioni e a Torino, trovando un ricco ingaggio da 2 milioni netti a stagione, ma non la fiducia, la continuità e la consacrazione a livello top. Prima a Napoli, poi a Torino. E allora ecco il rilancio in prestito a Salerno, per firmare una storica salvezza con 5 reti in 15 presenze. Sulla costiera amalfitana avrebbero fatto carte false per tenerselo stretto, ma Simone è rientrato a Torino, dove è fuori dai programmi di Juric, a maggiore ragione dopo gli arrivi di Vlasic e Miranchuk e con Orsolini nel mirino. Per lui ha sondato il terreno il Verona, dove c’è clima teso tra il diesse Marroccu e l’allenatore Cioffi dopo le partenze di Casale e Caprari e a causa della cessione di Simeone che pare imminente.

In casa Bologna, gli ultimi giorni di mercato potrebbero essere quelli della ciliegina sulla torta: Josip Ilicic. Ma lo sloveno non è in condizione ed è reduce da due stagioni condizionate da problemi personali. E allora Simone aspetta, sperando che il Bologna possa diventare la sua ciliegina sulla torta nuziale. Anche se, nel caso, dovrà rinunciare a qualcosa sul piano dell’ingaggio, considerato che Sartori ha fissato il nuovo tetto ingaggi intorno a quota un milione.

Marcello Giordano

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro