Virtus, 10 milioni di investimenti da salvare

L’ad Baraldi "Vogliamo proporre all’assemblea della Lega di ripartire il primo luglio con la nuova stagione e un format rinnovato"

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Anche l’amministratore delegato della Virtus Luca Baraldi pensa che il campionato di serie A non riprenderà in questa stagione.

"Stando alle dichiarazioni del ministro Spadafora se sarà prorogato questo termine di restrizioni della mobilità delle persone che comporta l’impossibilità di allenarsi fino alla fine di aprile in modo normale, è chiaro che diventa molto difficile poter riprendere il campionato. A maggio dovresti rifare la preparazione perché i tempi si dilaterebbero parecchio e credo che a questo punto sia più opportuno che il governo, assieme al Coni e alle federazioni, prendesse la decisione di concludere definitivamente tutte le competizioni".

Avete investito circa 10 milioni di euro in questa stagione. Che fine faranno?

"Li abbiamo già spesi e quindi adesso bisogna cercare di non perderli. Sto elaborando un progetto insieme ai miei collaboratori e in particolare con il nostro direttore generale Paolo Ronci che vorrei proporre all’assemblea della LegaBasket prevista per domani. Dando per scontato che questa stagione sportiva si chiude anticipatamente, vorremmo verificare le condizioni per far partire la nuova il primo di luglio e chiudere quella passata anche con i nuovi roster: una volta conclusa quella vecchia si aprirebbe quella 202021. Ci sembra possibile in base al progetto che stiamo affinando tenendo conto delle date e di tutti quelli che sono gli impegni internazionali. Vorremmo capire se questa soluzione è accolta dagli altri club e se così fosse questo starebbe l’unico modo per tutelare gli investimenti che abbiamo fatto fino a qui".

Questo è un modo anche per non veder sfumato lo scudetto?

"Questo oggi è l’ultimo dei problemi, anche se ovviamente la questione ci interessa essendo noi in corsa per conquistarlo. Oggi il basket ha un problema: quando ripartirà dovrà dare una continuità logica a quello che è successo. In questo periodo di sospensione forzata c’è la possibilità di rivedere i format del campionato e alcuni aspetti della sua organizzazione. Dobbiamo fare in modo che un evento molto negativo, che purtroppo sta anche portando tanti lutti, diventi una occasione di miglioramento per un ambito come il mondo dello sport che ha un grande impatto sulla socialità. Per andare avanti dobbiamo smettere di pensare che il nostro evento centrale della giornata sia la conferenza stampa della protezione civile e pensare ad un mondo nuovo".

Voi dovete anche attendere le decisioni dell’Eca. Come vi state muovendo?

"Credo che alla luce di quello che sta succedendo in Europa con alcuni stati che sono indietro rispetto a noi siano di almeno un mese, sia davvero difficile pensare ad una ripresa. Il fatto che non ci siano le Olimpiadi ci dà uno spazio anche temporale per provare ad inserire nella nuova stagione pure la conclusione delle manifestazioni europee che sono state sospese".

Ci può svelare qualcosa di più sulla vostra ipotesi ponte?

"La nostra idea sarebbe quella di bloccare le retrocessioni e di costruire un format nuovo per salvaguardare chi è stato penalizzato da questa sospensione per poi ripartire con la nuova".

Come vi comporterete con gli abbonati?

"Come dovremo chiedere sacrifici ai giocatori e agli allenatori, dovremo anche pensare di tutelare gli investimenti dei nostri tifosi. Noi, come Virtus, gli andremo incontro".

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