MASSIMO SELLERI
Sport

Virtus Belinelli più Shengelia, Olimpia ko

I due veterani già in forma danno l’esempio: la squadra perde meno palloni e supera con merito Milano. Oggi alle 18 la finale con Brescia

Virtus Belinelli più Shengelia, Olimpia ko

Virtus Belinelli più Shengelia, Olimpia ko

Virtus Bologna

78

Olimpia Milano

73

SEGAFREDO BOLOGNA: Belinelli 15, Pajola 4, Smith 9, Mascolo ne, Cacok, Shengelia 13, Hackett 5, Mickey 13, Polonara 4, Dunston, Abass 10, Cordinier 5. All. Banchi.

EA7 MILANO: Poythress 4, Bortolani 12, Pangos 2, Miccoli ne, Tonut 5, Melli 2, Ricci 4, Hall, Caruso ne, Shields 26, Mirotic 15, Voigtmann 3. All. Messina.

Arbitri: Giovanetti, Grigioni, Valzani.

Note: parziali: 14-12; 34-32; 59-53. Tiri da due: Virtus 1630; Milano 1929. Tiri da tre: 827; 724. Tiri liberi: 2227; 1418. Rimbalzi: 31; 36.

La Segafredo batte Milano e ottiene il lasciapassare per la finale della Supercoppa che si disputerà oggi, sempre al PalaLeonessa di Brescia (ore 18) e che darà la possibilità ai bolognesi di difendere il titolo conquistato un anno fa. Difficile pensare che dopo solo dopo tre allenamenti con Banchi la Virtus sia stata rivoluzionata. Più facile pensare che in una gara contro un avversario che sulla carta è più forte, la squadra abbia messo in mostra quelli che sono i leader in un puzzle che si deve ancora assemblare.

Non è un segreto che queste siano le classiche partite che difficilmente Marco Belinelli sbaglia e anche questa volta il capitano risponde presente, seguito a ruota da Toko Shengelia, uno che nel mercato sembrava avere le valigie in mano e che, invece, sul parquet ha messo in mostra quella che è la sua convinzione nel vestire la maglia virtussina. Luca Banchi probabilmente ha il merito di aver trasmesso serenità, senza disperare se le cose non funzionano ancora al meglio. Del resto si sono affrontate due squadre che sono ancora molto indietro dal punto vista della preparazione e il numero di palle perse lo dimostra.

Milano ne colleziona 19, mentre Bologna è ferma a 13 ed è questo il motivo per cui questa vittoria va presa per quella che è, un bel segnale del cuore e del carattere dei giocatori bianconeri, senza parlare di vendette della passata finale scudetto o di altre ruggini più o meno sportive. La partita è una vera altalena, la prima ad andare sul + 5 (23-18) è la Virtus, poi c’è un 10-0 e di Milano a cui segue una nuova reazione dei bolognesi che vanno sul +11 (55-44) con i meneghini che tra uno strappo e l’altro riescono a mettere il naso avanti sul 68-69. La Segafredo si dimostra più lucida e grazie Belinelli, autore della tripla del 70-73, allunga.

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