
L’americano Matt Morgan, 27 anni, cerca la penetrazione verso canestro nella difesa di Brescia: per lui 19 punti e una buona prova in gara 1 (Schicchi)
VIRTUS 90 LEONESSA BRESCIA 87
SEGAFREDO: Taylor 2, Hackett 4, Cordinier 6, Shengelia 29, Zizic 9, Pajola 6, Akele 2, Belinelli 4, Diouf 9, Morgan 19, Accorsi ne. All. Dusko Ivanovic. GERMANI BRESCIA: Nikola Ivanovic 5, Della Valle 9, Rivers 15, Ndour 12, Bilan 16, Dowe 10, Burnell 14, Cournooh 3, Mobio 3, Ferrero, Tonelli ne, Pollini ne. All. Poeta. Arbitri: Attard, Bartoli, Grigioni. Note: parziali 20-23; 41-45; 63-67. Tiri da due: Virtus 27/43; Leonessa 17/29. Tiri da tre: 4/13; 13/31. Tiri liberi: 24/26; 12/16. Rimbalzi: 30; 25.
Un uomo in missione, Toko Shengelia che, cammin facendo, trova una valida spalla in Matt Morgan. La Virtus si porta sull’1-0 in questa serie che potrebbe essere lunga ed equilibrata grazie ai ‘fratelli Blues’. Sì, i due, Toko e Matt, sembrano in missione per conto di Dusko e di un popolo, quello bianconero, che vuole fortissimamente questo scudetto. Ma sarebbe ingiusto dimenticare quello che combinano gli altri. Prendete Isaia Cordinier, per esempio. A lungo frenato. Però nell’ultimo minuto gli bastano due lampi, rimbalzo offensivo e pallone recuperato, per portare in estasi la Virtus. E che dire, poi, di Danny Boy, al secolo Daniel Hackett? La carta di identità dice che ha 37 anni. Per come morde in difesa sembra un ragazzino di nemmeno vent’anni e, non a casa, Dusko, lo cavalca a lungo. La Virtus tornando alla gara, sbanda all’inizio della ripresa, subisce due triple in fila che la portano a -10, 41-51, ma mai dare per morta una squadra condotta fino alla fine da un Shengelia che ha già 13 punti nel primo quarto. Mordendo e difendendo Bologna rientra e sorpassa, sul 68-67 con il solito Shengelia. Ma non è finita. Nemmeno quando Pajola trova la tripla dell’81-76. Brescia torna avanti, 81-82. Ma c’è la tripla di Morgan, l’incoscienza di Diouf e i liberi di Cordinier e ancora Matt. Già, roba da Matt verrebbe da dire. In un contorno fantastico perché alla Segafredo Arena ci sono diecimila anime e il tutto esaurito. Anche senza Achille Polonara (serie già finita per l’azzurro) e Will Clyburn (rientrerà? Boh…) è una squadra che ha davvero cuore e carattere da vendere. Come Brescia, costretta alla fine a rinunciare a Ndour, fermato da un problema muscolare. E domani sera si torna in campo, sempre alla Segafredo Arena, sempre alle 20,30.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su