Virtus da Eurolega, ma solo per un tempo

Coach Scariolo guarda avanti: "Una bella occasione per capire qual è la differenza con i big". Oggi alle 15 la sfida con il Panathinaikos

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BAYERN MONACO

90

VIRTUS BOLOGNA

66

BAYERN MONACO: Weiler-Babb, Thomas 11, Jaramaz 9, Lucic 14, George 3, Obst 18, Sillah ne, Rubit 2, Ogunsipe, Sisko 10, Hilliard 15, Schilling 8. All. Trinchieri.

SEGAFREDO BOLOGNA: Belinelli 17, Pajola 4, Alibegovic 5, Hervey 8, Udoh 9, Ruzzier 5, Colombo ne, Jaiteh 6, Barbieri ne, Weems 5, Abass 7. All. Scariolo.

Note: parziali 25-21; 43-37; 67-53.

MONACO (Germania)

Rimandata o, se preferite, promossa per un tempo, anzi, per 25 minuti, nei quali la Virtus campione d’Italia ha giocato alla pari, rispondendo colpo su colpo al Bayern Monaco.

La formazione tedesca, allenata da Trinchieri, pochi mesi fa ha dimostrato di avere mille vite, proprio in Eurolega, contendendo fino all’ultimo tiro l’accesso alla final four all’Olimpia di Ettore Messina.

E i tedeschi si confermano giocatori di talento, molti fisici e abituati a tanti contatti.

Situazioni che la Virtus – per tornare in Eurolega dovrà riprovarci con l’EuroCup – impara a conoscere sulla sua pelle.

Ci sono anche altre attenuanti per la compagine di Scariolo, perché Mannion rimane a casa, così come Teodosic e Tessitori. Alexander, fresco di accordo, deve ancora arrivare.

Così, in Germania, Scariolo si affida alla verve del solito Pajola e all’esperienza di Belinelli.

E’ proprio il gioiello di San Giovanni in Persiceto il primo a capire che aria tiri: canestri, triple e liberi per firmare il primo e unico allungo. La Virtus si trova avanti, dal 2-0 al 4-11, ma non ha fatto i conti con la precisione chirurgica dei tedeschi. Non solo Lucic, ma pure Obst: il Bayern segna con facilità dalla lunga distanza, mentre la Virtus fatica parecchio.

Ci si mette anche Weems, che come Alibegovic, brucia un fallo dietro l’altro: Bologna insegue e sbanda. Sull’ennesima tripla di Obst Monaco si trova avanti 34-21. Pare già finita, ma Scariolo si affida anche ai due piccoli (Pajola e Ruzzier insieme) e rimette il naso davanti, 36-37 con un canestro del Beli Nazionale.

Ma i tedeschi sono più avanti, sono più reattivi e hanno più esperienza in campo internazionale. Qualche ingenuità difensiva e qualche leggerezza in attacco scavano il divario fino al -24 con cui si chiude il match.

Un passivo pesante, ma anche una lezione importante se la Virtus capirà come e dove migliorare.

Oggi, alle 15, la finale di consolazione della Magenta Cup, contro il Panathinaikos. Un’altra grande d’Europa per capire a che punto è il grado di apprendimento della Virtus.

"Un’esperienza molto interessante contro una squadra di altra Eurolega. Una bella occasione – dice Scariolo –, una bella tappa per imparare e capire qual è la differenza fisica con l’Eurolega, della quale ogni tanto ci riempiamo la bocca, magari con poca conoscenza dell’argomento. Siamo stati in partita, fino a quando la loro fisicità si è alzata. Tante palle perse, anche a rimbalzo. Si è aperto il gap: e non siamo più riusciti a recuperare".

a. gal.

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