Virtus, Hackett ha un conto aperto con Milano

Due stagioni all’Olimpia, poi il divorzio: da quel momento in poi ha vinto in Grecia, in Russia e l’EuroCup con la nuova maglia

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di Massimo Selleri

Tra le tante sfide incrociate che animano la finale tra la Virtus e Milano una probabilmente è un po’ più sentita di tutte le altre. Daniel Hackett ha vestito la maglia dell’Olimpia dall’agosto del 2013 al giugno del 2015, poi il giocatore e il club decisero di interrompere questo rapporto anticipatamente, stracciando quell’intesa che prevedeva la presenza del play pesarese almeno fino all’anno successivo.

Le motivazioni non furono mai esplicitamente rese note, ma i tempi aiutano a capire come andarono le cose. In quella stagione la corsa allo scudetto della formazione lombarda si fermò in semifinale, dove venne buttata fuori da Sassari che poi si laureò campione d’Italia.

La settima gara di quella serie si giocò il 10 giugno e una settimana dopo venne ufficializzato il saluto tra le due parti. Inutile dire che quella eliminazione venne bollata come un fallimento dall’Armani e i tempi così rapidi di quella separazione lasciano intuire come la sua presenza sia stata considerata tra i motivi di quel mancato successo.

In conclusione se i risultati successivi dicono che Hackett non deve dimostrare nulla, dal 2016 in poi ha vinto un campionato greco, un’Eurolega e un’EuroCup, probabilmente il suo proverbiale orgoglio dice qualcosa di diverso e per lui questa sarà la finale in cui vorrà dimostrare che i problemi erano altrove.

Alla Virtus ci è arrivato a 34 anni e quel carattere ribelle, tanto da beccarsi anche una squalifica per aver abbandonato il ritiro della nazionale (nel passato), è stato sostituito da quella maturità che è tipica dei leader.

Non caso il suo arrivo, insieme con quello di Toko Shengelia, ha dato un altro passo alla squadra con lo stesso coach Sergio Scariolo che sottolineò come, al di là degli aspetti tecnici, il loro inserimento aveva dato una scossa alla mentalità di un gruppo che sembrava essersi seduto. Per Hackett tutto nasce da una difesa degna di un mastino agile e massiccio allo stesso tempo e dall’idea che devi sempre provarci.

"L’unica cosa che posso consigliare ai miei compagni – disse il numero 23 bianconero alla viglia della finale di EuroCup – è quella di buttarsi su ogni pallone e, in difesa, di tirare subito una briscola agli avversari. Tanto se non lo fai tu lo fanno loro, come capitò a me a Vitoria durante la final four di Eurolega".

Parole che danno l’idea di quanto si debba puntare alla concretezza per essere vincenti. Non è un caso che il nuovo ct azzurro Gianmarco Pozzecco punti al suo ritorno in nazionale per allestire, insieme con Alessandro Pajola, una coppia di playmaker dalle indiscusse doti difensive.

Nel frattempo la sfida nella sfida inizierà mercoledì, in una Segafredo Arena che si va rapidamente riempiendo. Entrambe le formazioni arrivano imbattute a questo appuntamento e accompagnate dall’idea che sarà una serie lunga e che andrà oltre le prime quattro gare.

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