Virtus, il cuore non basta per la rimonta

Brutta partenza dei bianconeri contro il Bayern che domina a rimbalzo. Nel finale anche la beffa: Ojeleye si fa male di nuovo

Virtus, il cuore non basta per la rimonta

Virtus, il cuore non basta per la rimonta

Bayern Monaco

91

Virtus Bologna

84

BAYERN MONACO: Weiler-Babb 10, Walden 5, Seeley 7, Winston 15, Giffey 9, Hunter 5, Bonga 6, Jaramaz 6, Wimberg, Harris 7, Rubit 18, Gillespie 3. All. Trinchieri.

SEGAFREDO BOLOGNA: Cordinier 14, Mannion ne, Belinelli 10, Pajola, Bako 8, Jaiteh 9, Shengelia 8, Hackett 12, Mickey 2, Weems ne, Ojeleye 7, Teodosic 14. All. Scariolo.

Arbitri: Pukl, Perez, Thepenier.

Note: parziali 22-18; 43-38; 66-55. Tiri da due: Monaco 2744; Virtus 2134. Tiri da tre: 521; 827. Tiri liberi: 2230; 1821. Rimbalzi: 37; 28.

di Massimo Selleri

MONACO (Germania)

Alla Virtus non basta una discreta prova corale per tornare a casa dalla Baviera con una vittoria. Sono tre i motivi per cui i bianconeri non sono riusciti a produrre quella prestazione perfetta che Sergio Scariolo aveva indicato come condizione necessaria e sufficiente per sbancare il campo del Bayern e tenere vive le speranze di partecipare ai playoff.

Il primo è una vera e propria assenza a rimbalzo nelle due fasi del gioco, il secondo sono le insolite liti tra il canestro e Milos Teodosic nei primi quarti, e la terza è una altrettanto irrituale prova anonima di Toko Shengelia. Non c’è Iffe Lundberg, che però è stato sostituito senza tanti rimpianti da Marco Belinelli, mentre è presente Jordan Mickey sebbene sia rimasto in dubbio fino all’ultimo.

In ogni caso anche al termine di questa gara viene confermata la solita morale: a livello di leadership la Virtus non ha alternative e se la squadra non riesce ad appoggiarsi alla coppia Teodosic-Shengelia sono quasi sempre dolori.

In una gara nella quale si procede a strappi i bolognesi stanno sempre sotto e finiscono a -11 (41-30) a 3’23’’ dalla fine del primo tempo. Sebbene gli ospiti non si diano per vinti e riescano a ricucire fino al 49-47, arriva poi un nuovo break dei tedeschi che si portano sul +13 (73-60).

Da qui la V nera inizia a sentire la stanchezza non tanto nelle gambe quanto nella testa continuando ad alternare cose buone ad altre che non è esagerato chiamare sciocchezze. Sul 76-62 Scariolo chiama time out sperando di accendere la reazione dei suoi giocatori. La fiammata, però, dura solo un paio di azioni e poi la musica torna quella di prima, anche perché la difesa sembra essere un concetto sconosciuto.

Alla fine il Bayern festeggia anche il fatto di aver ribaltato la differenza canestri, mentre la Segafredo continua a pagare un tributo importante alla sfortuna: Daniel Hackett esce dal campo ammaccato, mentre Semi Ojeleye si fa male quando l’esito della gara è già deciso.

Domani la gara di campionato con Verona, martedì di nuovo Eurolega con la Stella Rossa.

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