Virtus-show nel segno di Teodosic e Pajola

Sotto nel primo quarto di nove lunghezze, i bianconeri dilagano nella ripresa, ribaltano la differenza canestri e blindano il terzo posto

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Dinamo Sassari

77

Virtus Bologna

108

BANCO : Treier, Bilan 18, Bendzius 14, Kruslin 6, Spissu 12, Katic 12, Gentile 7, Chessa ne, Re ne, Burnelli 4, Gandini ne, Happ 4. All. Pozzecco.

SEGAFREDO BOLOGNA: Pajola 13, Ricci 8, Deri 1, Tessitori 2, Albegovic 8, Hunter 5, Weems 8, Abass 16, Teodosic 11, Belinelli 16, Adams 4, Gamble 16. All. Djordjevic.

Arbitri: Sahin, Giovanetti e Perciavalle.

Note: parziali 22-13; 43-49; 55-81. Tiri da due: Sassari 1738; Virtus Bologn 2940. Tiri da tre: 824; 1128. Tiri liberi: 1919; 1725. Rimbalzi: 27; 46.

di Massimo Selleri

Sarà l’assenza di Stefan Markovic, sarà che martedì la Virtus si gioca una delle partite più importanti della stagione, ma Sale Djordjevic mescola le carte in maniera diversa dal solito, ottenendo comunque una vittoria che, a cinque giornate dalla fine del fase regolare, mette praticamente in cassaforte o il secondo o il terzo posto che, in chiave playoff, significa finire dalla parte del tabellone opposta a Milano.

La partita è ruvida con Sassari che cerca di mettere in campo tutta la rabbia per una eliminazione dalla Champions League dovuta più al Covid che ad effettivi demerito della formazione allenata da Gianmarco Pozzecco, ma la V nera è brava a non farsi prendere dalla fregola di rimediare ad una falsa partenza che l’ha vita piombare sul -9 (22-13), iniziando a ragionare e giocando così un ottimo secondo quarto, grazie non solo ai soliti Milos Teodosic e Marco Belinelli, ma avendo un contributo importante anche da Alessando Pajola e da Awudu Abass che nelle ultime gare ha alzato il livello delle sue prestazione.

Ribaltata l’inerzia della gara (41-47) la V nera ha dovuto gestire la reazione degli avversari e quando si parla di difesa Pajola è sempre più una garanzia con le sue palle recuperate.

Un’altra buona notizia per i bianconeri è arrivata da Giampaolo Ricci che con due triple consecutive ha spinto la squadra sul +14 (45-59) ritrovando lo smalto dei tempi migliori e sfruttando il nervosismo dei padroni di casa che in un amen hanno pure rimediato due falli tecnici.

La partita è ancora molto lunga, ma rispetto a qualche settimana fa adesso la V nera una volta che imboccato la strada della fiducia non l’abbandona più. La Dinamo, invece, deve fare i conti con la stanchezza fisiologica di chi è alla terza partita in 5 giorni, c’è il 52-72 a 14’ dalla fine, mentre il +34 (73-107) sancisce il potere incontrastato della Virtus che ribalta la differenza canestri rispetto al match di andata e onora la memoria di Paolo Barbieri (squadra in campo con le canotte listate a lutto).

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