Brescia, 18 giugno 2025 – Una vittoria che ha tanti volti, quelli dei protagonisti in campo, ma una sola grande dedica, quella per Achille Polonara. Non è potuta esserlo fisicamente, ma lo è stato dal fischio finale alla festa della squadra sul parquet del PalaLeonessa. Il responsabile della comunicazione, Jacopo Cavalli, lo ha infatti videochiamato tenendolo in collegamento e facendogli vivere tutti gli attimi finali, la premiazione e i festeggiamenti (foto: Bologna in piazza).

Bandiera georgiana sulle spalle l’mvp delle finale è stato lui, Toko Shengelia. "Amo questi colori questa maglia, sono orgoglio dei miei tifosi, della società e della squadra. E’ stata un finale di stagione fantastica, abbiamo fatto la storia. Questa vittoria è per Achille: ti amiamo fratello! Ti aspettiamo presto”.
Parola poi a capitan Marco Belinelli. "Era 4 anni che non vincevamo, ci eravamo andati vicini. Questo è uno scudetto speciale. Volevamo vincerlo per Achi, gli porteremo la coppa in ospedale. Il mio futuro? Questa potrebbe essere la ciliegina sulla torta. Non ho più nulla da dimostrare. Ho vinto lo scudetto appena tornato, l’ho rivinto adesso, vorrei aspettare un attimo ma potrebbe essere davvero il termine della mia carriera, sono contento. Quando ci abbiamo creduto? La serie con Venezia ha dato una bella spinta. La doppia vittoria con Milano è stata la scossa finale”.
Tra i leader dello spogliato Daniel Hackett: “Il primo pensiero va a Polonara, combatterà e supererà anche questa. E’ una vittoria per la società che è stata paziente anche quando le cose non andavano al meglio, per i nostri tifosi che ci sono stati vicino e per questo gruppo che dopo 3 secondi posti, si è stretto e unito e adesso possiamo dire che siamo campione”.
L’artefice di questo successo è sicuramente coach Dusko Ivanovic, poche parole ma tanti fatti per il coach montenegrino. "Complimenti ai miei giocatori, grazie per il loro impegno e la loro dedizione. I miei ragazzi sono stati fantastici. E’ il sesto paese in cui vinco il campionato? Onestamente non so ma sono molto contento, era tanti anni che volevo allenare in Italia, sono arrivato e ho vinto, questo è un sogno per me”.
Per tanti giocatori sarà forse l’ultimo ballo insieme per una squadra che ha avuto grandi motivazioni. "Abbiamo avuto problemi durante l’annata abbiamo cambiato alcune cose, alcuni giocatori e poi quando ognuno era sapeva del suo ruolo, la squadra è cambiata. Solo giocando da squadra si vince, solo lottando insieme avremmo vinto e lo abbiamo fatto. Un esempio? L’apporto di Polonara in gara 2 con Venezia”. Belgrado punto di svolta. “La sconfitta con la Stella Rossa ci ha portato a prendere decisione importanti. Eravamo arrabbiati dopo la sconfitta, io non ho dormire ho riflettuto e poi ho preso decisioni che hanno cambiato la stagione. Era una grande scommessa per me. La dedica? Tutta per Polonara con cui ho vinto a Vitoria e ho rivinto qui in Virtus”.