Bologna, alla Virtus arriva Aradori. "Questa la mia nuova casa"

Il presidente Bucci. "E'un campione anche nello spirito". E Loredano Vecchi si dimette dal Cda

Pietro Aradori con il presidente Bucci (foto Schicchi)

Pietro Aradori con il presidente Bucci (foto Schicchi)

Bologna, 17 luglio - Pietro Aradori si presenta si presenta al popolo della Virtus nel giorno in cui Loredano Vecchi lascia definitivamente la sua carica di amministratore delegato nel Cda Virtus. Aradori entra in trionfo in una palestra Porelli riempita dai tifosi bianconeri, ed è il presidente Alberto Bucci a fare gli onori di casa. "C’è tanta gente e questo mi rende felice - spiega il numero uno bianconero - qualcuno forse ha rinunciato o è tornato dalle vacanze per venire a dare il primo saluto a Pietro. Lui è un giocatore della nazionale, noi abbiamo cercato il meglio sulla piazza, lui é sempre migliorato e ha sempre dato qualcosa in più in tutta la sua carriera. Chi vuole migliorare fa sempre qualcosa in più, le performance sempre migliori sono indice di un giocatore con un atteggiamento diverso da chi magari ha statistiche sempre buone ma sempre uguali” (FOTO).

Il microfono passa poi al futuro numero 21 della Segafredo. "Sono sopreso nel vedere così tanta gente alla mia presentazione - sorride -. Grazie per le splendide parole del presidente. Non mi aspettavo questa accoglienza, ho cercato di rispondere a tutti in questi giorni sui social, ma siete veramente tantissimi. Voglio trovare una casa stabile e fermarmi tanto tempo, ma questa sembra una mega villa più che una casa, a Bologna si sta creando qualcosa di grande e mai avrei pensato di andare in una squadra appena salita dalla A2. Ma questa è la Virtus e quando si è palesata l’occasione, non ci ho pensato un attimo. La V Nera l’ho vissuta da piccolo, voi lo sapete meglio di me cos’è la Virtus, io sono carico, per migliorarmi e dare qualcosa in più a voi e a me stesso. Vengo dall’esperienza di Reggio Emilia dove si puntava forte su italiani, il nucleo italiano ti aiuta soprattutto nei momenti di difficoltà, questo fa la differenza, poi si vince solo giocando meglio degli altri tutti assieme, italiani e stranieri».

Tornando a Vecchi: le sue dimissioni saranno effettive - scrive la stessa Virtus - "non appena avrà completato il disbrigo delle ultime operazioni rimaste in sospeso".

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