Virtus Bologna, il bilancio della stagione

La sconfitta in finale amareggia ma non inficia una annata positiva delle Vu Nere, con i trionfi in SuperCoppa ed Eurocup

Virtus Bologna: si chiude la stagione

Virtus Bologna: si chiude la stagione

Bologna, 19 giugno 2022 – Inutile negarlo perdere non piace a nessuno, farlo contro la acerrima rivale Milano ancora di più, ed è ovviamente logico che in casa Virtus, il giorno dopo aver persona una finale scudetto, ci sia l’amarezza di essersi lasciati sfuggire di mano un trofeo che poteva essere tuo.

Premesso ciò è altrettanto logico affermare che la stagione della Virtus che va in archivio è stata decisamente positiva per la vittoria della SuperCoppa e soprattutto per il trionfo in EuroCup che vale la partecipazione alla prossima edizione di EuroLega.

L'inizio - In stagione regolare l’inizio è tra alti e bassi, con una squadra alla ricerca della propria identità. Causa gli infortuni di Udoh e Abass e i problemi fisici di alcuni elementi, vedi in primis Mannion costretto a saltare tutta la prima parte di stagione, in casa Virtus si ricorre al mercato con gli arrivi di Sampson e Cordinier e con Scariolo ha dovuto faticare un po’ all’inizio per amalgamare un gruppo rinnovato.

Supercoppa – In Supercoppa arriva sono il primo trofeo, alzato da Belinelli e compagni battendo in finale proprio Milano per 90-84 in quella che sarà un duello che si ripeterà per tutta la stagione.

La stagione – Il cammino dei bianconeri procede spedito sia in campionato che in EuroCup tra tanti alti e qualche basso. In casa PalaDozza e Segafredo Arena diventano il fortino dei bianconeri che invece in trasferta zoppicano un po’, complice anche la fatica psico-fisica del doppio impegno.

Coppa Italia – La prima sterzata alla stagione bianconera arriva nella Final Eight di Coppa Italia. La Virtus elimina Brindisi nei quarti 93-81, ma si arrende 82-94 alla matricola terribile Tortona, che l’aveva già battuta anche in campionato. Nessun dramma ma arriva un giro di vite per rimettere in riga la situazione con Scariolo e il suo staff costretti a fare ancora i conti con assenze e infortuni, ma decisi a cambiare la situazione.

Hackett e Shengelia – La svolta definitiva della stagione arriva però ancora dal mercato. Complice la guerra in Ucraina e la sospensione delle squadre russe, arrivano in bianconero prima Daniel Hackett e poi Toko Shengelia. Il loro arrivo coincide, non a caso, con il cambio di pelle da parte della Virtus. I due giocatori per esperienza, qualità e fisicità da EuroLega fanno crescere esponenzialmente la difesa bianconera, mantenendo comunque alta quella offensiva. La Virtus recupera tutti i suoi elementi e cambia ritmo in campionato dove chiude la stagione regolare prima che in EuroCup dove invece chiude quarta nel proprio girone.

Eurocup – Il proprio capolavoro la formazione di Scariolo lo compie proprio nella seconda fase della competizione ad eliminazione diretta. Si comincia negli ottavi di finale con il successo interno per 75-67 sul Lietkabelis, si prosegue con quello sempre interno nei quarti con Ulm 83-77, mentre l’apoteosi è la vittoria in semifinale in casa di Valencia 73-83. I bianconeri sono in finale e per giunta da giocare in casa visto che dall’altra parte del tabellone la sorpresa Bursaspor che sempre in trasferta elimina Partizan Belgrado, Olimpia Lubiana e Andorra. L’11 maggio il clima alla Segafredo Arena è caldissimo, Belinelli e compagni spinta dal proprio pubblico non lasciano scampo agli underdog turchi, onore a loro per la splendida cavalcata, e davanti a 10mila tifosi alzano la EuroCup. Con questo successo l’obiettivo è raggiunto, la Virtus torna in EuroLega dalla porta principale, ma come sottolinea lo stesso Scariolo nel giorno della celebrazione in Piazza Maggiore, dopo aver girato per Bologna su di pullman scoperto e con una folla festante a fare da splendido contorno, c’è ancora un campionato da giocare e onorare.

Playoff – La squadra arriva all’ultima parte di stagione sulle ali dell’entusiasmo ma sicuramente meno brillante mentalmente ma ancor più fisicamente. Le serie con Pesaro nei quarti e con Tortona in semifinale confermato comunque la solidità dei bolognesi che con un doppio netto 3-0 a eliminare marchigiani e piemontesi e si guadagno l’accesso alla finale, manco a dirlo con Milano. Scoppia la polemica arbitrale, con dichiarazioni, comunicati e controcomunicati tra Virtus e Milano e parole al vetriolo anche tra gli stessi protagonisti. In campo si gioca con una fisicità da EuroLega più che da campionato e Milano, più abituata a certi tipi di battaglie e fisicamente meglio fa subito sua gara-1 alla Segafredo Arena in una sfida probabilmente decisiva per la serie. La Virtus di nuovo in casa pareggia i conti sull’1-1. La serie si trasferisce al Mediolanum Forum di Assago dove l’Armani infila l’1-2 che scuce trequarti di scudetto dalle maglie bianconere. Si torna a Bologna per gara-5, una Virtus stanca ma decisa si impone e accorcia le distanze sul 3-2. Ieri sera la definitiva gara-6, con Belinelli e compagni che reggono, più con la determinazione che con l’energia fisica, per un tempo prima di crollare nella ripresa sotto i colpi di una Milano che legittima la vittoria dello scudetto.