L'accoglienza del pubblico virtussino alla Final Four (foto Schicchi)
Bologna, 5 aprile 2019 - Niente da fare. Il sogno della Virtus di organizzare a Bologna la final four di Champions League si scontra con la realtà. E con la decisione della Fiba di assegnare alla città belga di Anversa la manifestazione in programma i prossimi 3 e 5 maggio. La Virtus, attraverso Luca Baraldi, aveva provato a perorare la causa delle Due Torri, ma la capienza del PalaDozza mal si conciliava con le esigenze di spazio di una final four e l’Unipol Arena, nello stesso periodo, risultava giò impegnata.
Bologna - mercoledì sera, ad assistere alla gara di ritorno con il Nanterre c’era anche il numero uno della federbasket, Gianni Petrucci - ha provato a far pesare il peso della storia e della tradizione di BasketCity ma, alla fine, è passata l’ipotesi Anversa. Il 3 e 5 maggio, nella cittadina belga, oltre ai padroni di casa e agli uomini di Sale Djordjevic, ci saranno i tedeschi del Bamberg e gli spagnoli del Tenerife. Il sorteggio, per determinare la composizione delle due semifinali, è previsto per mercoledì prossimo.
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La Virtus e Bologna aveva provato a riportare per la terza volta una final four di basket all’ombra delle Due Torri. Nel 2002, la prima kermesse firmata Uleb con la final four di Eurolega, a Casalecchio e la finale vinta dai greci del Panathinaikos Atene proprio contro la Virtus di Ettore Messina. Sette anni più tardi, sempre nella struttura di Casalecchio, la final four di Eurochallenge con l’ultimo trofeo internazionale vinto dalla Virtus.
Bologna, guidata da Matteo Boniciolli e con in campo Langford, Ford, Boykins, Giovannoni e e Vukcevic fu capace di superare in volata, 77-75, lo Cholet, la squadra dove stava cominciando a farsi le ossa Nando De Colo, poi visto all’opera anche nel campionato Nba.
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