Virtus Bologna Pistoia 67-78, i tifosi: "Vogliamo gente che lotta"

Ko senza attenuanti, proteste dalla curva Calori. La squadra di Djordjevic è apparsa stanca sia mentalmente sia fisicamente

Mario Chalmers (foto Schicchi)

Mario Chalmers (foto Schicchi)

Bologna, 7 aprile 2019 – Brutta Virtus. La formazione di Aleksandar Djordjevic passa in pochi giorni dal trionfo in Champions League al tonfo in campionato, sconfitta 67-78 da Pistoia. Ci sono pessime percentuali al tiro, ma ancor più una stanchezza fisica e soprattutto mentale piuttosto evidente dietro questa sconfitta. La formazione di Paolo Moretti, torna alla vittoria dopo 10 partite e fa due meritatissimi punti che la tiene in corsa per la salvezza.

Djordjevic lascia a riposo Martin e Qvale e sorpresa presenta Cappelletti in starting-five insieme a Punter, Cournooh, M’Baye e Kravic. Una Virtus addormentata inizia nel peggiore dei modi il confronto, trovando la via del canestro col contagocce. In 6’ arrivano appena 3 punti, 1 di Alessandro Cappelletti (1 su2 al liberi) e 2 di Kevin Punter. Pistoia approfitta della ghiotta occasione e si porta avanti 11-3 e poi allunga fino al 23-11 ad inizio secondo quarto.

La Virtus soffre terribilmente Krubally sotto i tabelloni (per lui 26 punti, 15 rimbalzi e 43 di valutazione) e Mitchell (21 punti e 7 rimbalzi) con le sue conclusioni da fuori e nonostante un Dejan Kravic molto positivo in attacco e un Mario Chalmers protagonista con assist e punti precipita fino a -17, sul canestro di Auda, altro spauracchio per la difesa bianconera, per il 20-37 al 15’.

All’intervallo Pistoia è meritatamente avanti 45-33 al cospetto di una Virtus irriconoscibile rispetto a quella ammirata mercoledì in coppa contro Nanterre. La partita è tesa, qualche fischiata della terna spazientisce non solo il pubblico bianconero, ma anche in campo e così prima Aradori e poi Djordjevic si prendono un fallo tecnico. Djordjevic le prova tutte ruotando i suoi esterni e giocando a lungo con Baldi Rossi anche da centro, ma Pistoia mantiene un discreto margine di vantaggio.

Kravic riporta le Vnere a -7 al 25’, Aradori e Baldi Rossi, a -9, sul 50-59 al 28’. Nonostante la marcatura asfissiante di Cournooh, sale in cattedra Mitchell con due triple che chiudono la sfida, anche perché la Virtus continua a litigare con il canestro e sbatte contro la difesa, zona-uomo di Pistoia.

La Virtus si arrende e dalla curva Calori, che fino a quel momento ha incitato la squadra, si alza anche il coro “vogliamo gente che lotta”, “meritiamo di più” e ancora un più esplicito coro dove si chiede ai giocatori di tirar fuori gli attributi. Finisce con Pistoia che vince con merito e con la Virtus che deve riflettere, ma non specchiarsi, su quello che è e che vuole essere.

Il tabellino

Virtus Segafredo Bologna 67

Oriora Pistoia 78

VIRTUS SEGEAFREDO BOLOGNA: Punter 2, Moreira, Pajola ne, Taylor 3, Baldi Rossi 8, Cappelletti 4, Kravic 13, Chalmers 13, Aradori 13, Berti ne, M'Baye 8, Cournooh 3. All. Djordjevic.

ORIORA PISTOIA: Bolpin, Mitchell 21, Della Rosa 3, Peak 6, Krubally 26, Auda 12, Di Pizzo, Querci, Crosariol 2, Del Chiaro ne, Mesicek 8, Odum. All. Moretti.

Arbitri: Bartoli, Attard, Morelli.

Note: parziali 11-22, 33-45, 50-61.

Tiri da due: Virtus 15/46; Pistoia 17/38. Tiri da tre: 5/18; 9/23. Tiri liberi: 22/29; 17/28. Rimbalzi: 38; 47.

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