Virtus Bologna, Richardson torna a casa "Bologna sei speciale"

L'icona della V nera della Coppa delle Coppe ha allenato l'under 16 del Granarolo. Venerdì replica alla palestra Porelli a porte aperte

Michael ‘Sugar’ Ray Richardson, icona della V nera (foto Schicchi)

Michael ‘Sugar’ Ray Richardson, icona della V nera (foto Schicchi)

Bologna, 12 aprile 2019 - In fila per avere un autografo di Michael ‘Sugar’ Ray Richardson. Non sono i vecchi nostalgici di una Virtus che emozionava anche quando non vinceva, ma i ragazzini del Basket Village di Granarolo a cui ha fatto visita l’ex campione statunitense che vesti dal maglia bianconera dal 1988 al 1991, lasciando un ricordo indelebile che si tramanda di generazione in generazione anche grazie alla sua simpatia. 

"Quelli erano bei tempi – racconta Richardson – adesso anziché giocare mangio, e qui voi siete dei veri esperti". Facendo una pausa dal lavoro è passato per un saluto anche il suo compagno di squadra Renato Villalta. "Renato dice che sono sempre uguale, ma non è vero: ho la barba un po’ più bianca ed è solo da questo che mi accorgo che i tempi sono cambiati".  La rievocazione più viva della sua esperienza virtussina è la conquista della Coppa delle Coppe a Firenze nel 1990. "Ho ancora negli occhi la faccia dell’avvocato Gigi Porelli. Un grande uomo che sapeva sempre dove voleva andare. Quello fu il primo trofeo europeo della V nera e nel suo volto si leggeva sia la commozione che la soddisfazione per questo traguardo".

Il secondo pensiero pescato dalla memoria riguarda la città. "Bologna mi ha subito accolto e questo mi ha molto stupito. Sarebbe riduttivo dire che la gente qui è cordiale, perché è qualcosa di più che non saprei definire, quello che so è che io mi sono sentito a casa e provo la stessa sensazione tutte le volte che torno". In questo Granarolo non ha fatto eccezioni, ieri era il suo 64esimo compleanno, e ad un certo punto è spuntata una torta. La presenza sotto le Due Torri è, quindi, una festa nella festa voluta dalla Fondazione Virtus per celebrare una delle icone bianconere nel periodo di tempo che va dalla fine degli anni ‘80 all’inizio di quelli novanta.

Appese le scarpe al chioso, Sugar si è rivelato vincente anche come allenatore, aggiudicandosi due campionati Cba e un campionato Pbl, dove è stato anche nominato coach dell’anno nel 2010. Titolo che ha ottenuto anche in Nbl del Canada nel 2012 e nel 2013 vincendo in entrambe le stagioni il campionato. E nonostante le tagliatelle ("Sono un cibo fantastico, meglio dei tortellini"), la pallacanestro gli è rimasta nel sangue, tanto che ha tenuto l’allenamento della squadra under16 del Basket Village, all’interno dei festeggiamenti per il 35 anni di vita della società sportiva, insieme all’ex compagno Emilio Marcheselli che a Granarolo sta lavorando bene, visti i risultati del settore giovanile.

Oggi pomeriggio (ore 16.15) si replica alla palestra Porelli con la formazione under18 della V nera in un momento che sarà a porte aperte. Arrivato ieri a Milano, è stato accompagnato a Bologna dal’ex compagno di squadra Giovanni Setti, che con un impegno certosino sta trasformando questa visita in un evento, e da Valerio Ruggeri, un tifoso che divenne amico di Richardson per un semplice motivo: applaudì ad uno dei suoi primi canestri al trofeo Battilani.

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