{{IMG_SX}}Gatteo Mare, 21 luglio 2009 - La chiesa era gremita, all'esterno altre persone hanno seguito la messa sul maxi schermo. Più di 2.500, soprattutto giovani, sono arrivati da Bologna e da altre città per rendere l'ultimo saluto a Giulia Pompili, la studentessa universitaria di Lettere a Bologna (dove era anche segretaria di Comunione Liberazione Universitaria) deceduta nel tragico incidente di venerdì notte sulla Provinciale Rigossa a Sant'Angelo.

La messa funebre, nella chiesa arcipretale di Gatteo Mare dove era stato proclamato il lutto cittadino in concomitanza coi funerali, è stata concelebrata da 17 sacerdoti. A presiedere la funzione c'era don Carlo Grillini, assistente spirituale dei giovani di Comunione Liberazione Universitaria di Bologna e tra gli altri sacerdoti è arrivato da Milano don Stefano Alberto, membro del Consiglio nazionale di Comunione e Liberazione e docente alla Cattolica di Milano.

Commossi i ricordi del padre spirituale e, in particolare quello del padre di Giulia, Tiberio Pompili, agronomo e consigliere comunale di minoranza. Durante la messa ha parlato anche il fidanzato della ragazza, l'attaccante del Cesena Andrea Zanigni.

Tutti, amici e familiari, si sono uniti in un abbraccio ricordando una ragazza carismatica, seria, impegnata nel sociale e nel Var di Gatteo, un'associazione onlus per il mondo giovanile. E i coetanei di Giulia hanno portato in spalla il feretro fino al cimitero di Gatteo, durante una processione a piedi tra canti e preghiere.