{{IMG_SX}}Cesena, 5 agosto 2009 - Si tratta della più grande esposizione mondiale dedicata alle tartarughe e per il suo corretto svolgimento scende in campo la Federfauna. A lanciare l'allarme è Agostino Montalti, presidente di Tarta club Italia e consigliere nazionale di Federfauna (Confederazione europea delle associazioni di allevatori, commercianti e detentori di animali) di Bologna che ha avviato una battaglia legale per garantire il corretto svolgimento di 'Tartarughe Beach', in programma alla fiera di Cesena il 29 e 30 agosto.

Il problema nasce dal fatto che, come spiega Montalti, ''ripetutamente il Ministero dell'Ambiente sta tentando di snaturarne i fini. Infatti la manifestazione, nata quasi esclusivamente come punto di riferimento e di incontro fra appassionati e allevatori senza scopi di lucro, ora è costretta a trasformarsi sempre più in commerciale, ma con una situazione che rasenta l'assurdo se si considera che l'Autorità di gestione Cites non emette certificati Cites da oltre tre anni''.

Dunque il consigliere nazionale della Federfauna fa notare come "gli esemplari in commercio sono solo di provenienza estera, molto spesso di cattura e con altissime probabilità di malattie pericolosissime come l'Herpes-virus. Tutto questo - continua Montalti - incentiva il bracconaggio, il mercato nero e la vendita di esemplari alloctoni (esotici). E pensare che in Italia abbiamo circa 5 milioni di esemplari in cattività.''

Il presidente di Tarta Club Italia denuncia anche le nuove norme definite ''non legali in diversi punti, come il non voler riconoscere da parte dell'Autorità di gestione Cites le centinaia di migliaia di esemplari nati in cattività, regolarmente denunciati dal 1992 a oggi, nonostante siano stati riconosciuti dalla Cites del Corpo Forestale con tanto di lettere protocollate''.