Cesena calcio, entro metà luglio bando per una nuova società dal Comune / FOTO e VIDEO

Lugaresi non molla. Il sindaco: «Contattato da alcuni gruppi, per ora non parlo con nessuno»

I tifosi hanno marciato per salvare la squadra (foto Ravaglia)

I tifosi hanno marciato per salvare la squadra (foto Ravaglia)

Cesena, 1 luglio 2018 - Giorgio Lugaresi pare deciso a non mollare, nel tentativo di riuscire a far giocare il Cesena in serie B. Di fronte però ha due nemici giganti: una situazione che pare compromessa e il tempo che sarà tiranno. Domani e martedì saranno giornate molto importanti, incontrerà lo staff di nuovi professionisti e tecnici che hanno già studiato la situazione. Saranno loro a dirgli se esistono i margini per proseguire in una battaglia complicatissima. Si cercano anche altre strade, sperando di coinvolgere di nuovo l’Erario, indispensabile, che finora ha bocciato tre volte il Cesena in un mese. Una lotta che sarebbe a suon di ricorsi visto che la domanda d’iscrizione presentata alla serie B è incompleta, priva del pagamento degli stipendi, della deposizione della fideiussione e di altri adempimenti (VIDEO).

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Intanto il Comune, per evitare che se il piano Lugaresi andasse a male la città rischiasse di restare un anno senza calcio per mancanza dei tempi tecnici, sembra intenzionato a presentare prima del 16 luglio (giorno in cui il Cesena dovrà dare alla Covisoc i requisiti necessari) una manifestazione d’interesse informale per creare una nuova società partendo dalla D. L’intento è di non restare spiazzati nel caso i tempi si allungassero troppo.

Il sindaco Paolo Lucchi risponde solo alla domanda se qualcuno abbia già dimostrato interesse: «Tre, quattro soggetti, anche di fuori Cesena, mi hanno chiesto appuntamenti e informazioni. Ho risposto a tutti dicendo che quando, e se, ci saranno i presupposti otterranno le risposte. Per adesso il Cesena c’è e non incontro nessuno, io spero che disputi la B». Si profila anche l’eventualità che il Comune possa revocare l’utilizzo dello stadio al club in quanto non sono state pagate le ultime due rate del mutuo e non è stata rinnovata la fideiussione. Inoltre, da alcuni mesi, l’impianto sarebbe pure privo dell’assicurazione necessaria.