Lercio live show a Cesena. "Giochiamo con le notizie, vere e false"

Il creatore, Vittorio Lattanzi: "Spettacolo surreale, sfidiamo gli spettatori"

Vittorio Lattanzi, creatore di Lercio

Vittorio Lattanzi, creatore di Lercio

Cesena, 12 agosto 2021 - Sul palco del chiostro di San Francesco domani alle 21 arriva il ‘Lercio alive show’, l’irriverente spettacolo della pagina satirica più famosa di Facebook. L’evento conclude la rassegna 4° lato ed è legato a ‘Cesena riparte’. Sin dalla sua nascita nel 2012, il sito di Lercio si è imposto nel panorama della comicità italiana con taglienti articoli orientati a rileggere in chiave ironica le vicende del nostro Paese. In anteprima allo spettacolo, dalle 18, al chiosco Savelli verrà presentato dagli autori di Lercio il libro ‘Mock & Troll’, pubblicato per la casa editrice People. I biglietti sono disponibili in prevendita su Dice Fm.

Vittorio Lattanzi, lei è uno degli autori di Lercio: come si svilupperà lo spettacolo?

"Sarà eclettico. Prima di tutto ci saranno diversi retroscena, come ad esempio diverse controversie legate a qualche politico che non ha preso benissimo i nostri scherzi. Parleremo poi del nostro primo saggio e faremo qualche gioco col pubblico".

Tipo?

"Leggeremo ai nostri spettatori una serie di notizie e li sfideremo a riconoscere quali di queste sono fake, cioè nostre, e quali invece, pur essendo tragicomiche, sono reali. Ormai il confine è sottilissimo".

Com’è nata la pagina?

"Tutti noi scrivevamo nella ‘Palestra’ del nostro maestro Daniele Luttazzi. Quando poi questo bel progetto si è chiuso, diversi di noi fondarono un collettivo dal nome ‘Acido lattico’. Dopo varie vicissitudini è nato Lercio, che inizialmente aveva ideato Michele Incollu scimmiottando il layout grafico di ‘Leggo’. Nel giro di due mesi siamo comparsi sulle cronache nazionali per via di una nostra notizia, presa per vera, secondo cui Radio Maria avrebbe trasmesso un pezzo dei ‘Megadeth’".

Vi aspettavate questo clamore?

"Assolutamente no, all’inizio non ci pensavamo neppure. Tant’è che dal 2014 ci siamo dovuti dare una linea editoriale per evitare di venire scambiati per meri diffusori di bufale. Inizialmente infatti la battuta era contenuta nel testo degli articoli, mentre adesso la inseriamo direttamente nei titoli, così da rendere tutto trasparente".

Ma quindi Lercio come funziona?

"Siamo una redazione di 22 persone, divisi tra scrittori e gestori. Come i giornalisti scandagliamo le varie notizie e scegliamo quelle che si impongono maggiormente sulla cronaca nazionale. Poi ovviamente diamo spazio anche a notizie più evergreen, come ad esempio quella secondo cui Giorgio Mastrota avrebbe portato le televendite a teatro".

Di cosa parla invece il vostro libro ‘Mock & Troll’?

"È un saggio, scritto con la nostra impronta ironica, che ripercorre la storia delle fake news sin dalla nascita della stampa con Gutenberg. È qualcosa che è sempre esistito e che anche personaggi insospettabili come Benjamin Franklin l’hanno praticato. L’Accademia della Crusca ci ha aiutato molto in questo".

In che modo?

"Diciamo che il libro è un po’ la riproposizione su carta di un progetto che portiamo nelle scuole e nelle università. Questa bellissima opportunità di incontrare i ragazzi è nata proprio grazie ad una collaborazione con l’Accademia della Crusca, che per prima ci chiese di presentare il nostro lavoro a Firenze".

Cosa prevede il futuro di Lercio?

"Fonderemo un partito! A parte gli scherzi, ci piacerebbe fare qualcosa in televisione, dato che sembra esserci sempre più pubblico interessato alla comicità surreale".