CARLOTTA BENINI
Cosa Fare

Maria Antonietta, l’ultima sirena: "Canto per far tacere i miei fantasmi"

Il concerto della cantautrice indie pop stasera chiude la rassegna al femminile di Longiano

Maria Antoniettà sarà sul palco della rassegna ‘Sirene’ stasera al Castello malatestiano di Longiano

Longiano (Cesena), 17 agosto 2023 – Cala il sipario sulla rassegna ‘Sirene’ nata dalla collaborazione tra l’assessorato alla Cultura del Comune di Longiano e Cronopios-Teatro Petrella, che le scorse settimane ha portato nel borgo malatestiano due raffinate interpreti come Marina Rei e Cristina Donà. A chiudere il tris d’assi questa sera è Maria Antonietta, eclettica cantautrice indie pop di Senigallia che arriva alle 21.15 nella corte del Castello Malatestiano con il suo show fra parole e musica, in cui presenta in particolare l’ultimo disco ‘La tigre assenza’, un inno all’orgoglio femminile ad alta intensità lirica e musicale. All’anagrafe Letizia Cesarini, classe 1987, Maria Antonietta è un’artista eclettica, innamorata del regno animale e vegetale e appassionata di studi di genere, di arte medievale, di poesia e teologia: passioni che cerca costantemente di far quadrare all’interno della sua opera. Ha scritto anche un romanzo, ‘Sette ragazze imperdonabili’, edito nel 2019 da Rizzoli, e condotto nello stesso anno su Sky Arte il programma ‘Sacra Bellezza. Storie di Santi e Reliquie’. Ora, racconta, è in procinto di dedicarsi a un nuovo progetto editoriale.

Cinque dischi alle spalle, un libro e un’esperienza come conduttrice in tv: c’è un altro ambito artistico che le piacerebbe esplorare?

"Ho in cantiere un nuovo libro. I libri sono la dimensione in cui mi trovo più a mio agio, da sempre. Sono casa e rifugio e non vedo l’ora di chiudere questo nuovo lavoro".

Che cosa porterà sul palco di Longiano?

"Porterò un concerto acustico, con chitarra, violoncello e chitarra baritona, mi accompagnerà per l’occasione Daniele Rossi. Leggerò anche alcune poesie di autori che amo molto, legate alle mie canzoni per vie traverse e sotterranee".

Che genesi ha il suo ultimo disco, uscito a cinque anni di distanza dal precedente lavoro in studio?

"L’album è stato il tentativo di mettere a tacere alcuni fantasmi. Di mettere da parte alcune persone assenti che, pur essendo tali, esercitavano sulla mia vita un potere perturbante illimitato. A un certo punto ho sentito l’esigenza di mettere un punto e concentrarmi sui vivi e sui presenti, sulle persone che amo. A loro voglio dare potere sulla mia vita".

Di cosa soffre di più l’assenza?

"In generale soffro l’assenza di empatia e di comunione tra le persone e con gli animali e la natura. Se ci sentissimo tutti uno, le cose sarebbero più semplici e belle".

‘Arrivederci’, il singolo di lancio del nuovo disco, è dedicato a qualcuno in particolare?

"È dedicato a un assente in particolare, ma credo si applichi bene a tutti quelli che non ti hanno reso migliore e che ti lasci a un certo punto alle spalle, insieme a tutto quello che hai sbagliato e al potenziale che hai sprecato".

A Longiano oggi chiude una rassegna che prima di lei ha visto sul palco Marina Rei e Cristina Donà, due musiciste che rappresentano, anagraficamente, un’altra generazione del cantautorato al femminile. Lei a sua volta come vede le nuove generazioni musicali?

"Penso che ogni generazione faccia accadere cose nuove e sorprendenti e sono piena di fiducia ed entusiasta nei confronti della scena musicale femminile. Le ragazze oggi sono sempre più libere di essere e dire quello che vogliono e quello che sono. Personalmente sono fiera di questo".