Cesena, 24 dicembre 2010 - PER LA FESTIVITÀ del Natale, Rosanna ‘Rosi’ Facciani, 63 anni, di San Piero in Bagno, dal 1990 ammalata di sla (sclerosi laterale amiotrofica), affida i suoi pensieri, pieni di grande fede e di tanta umanità al periodico della parrocchia per parlare in particolare dei suoi viaggi, dei suoi incontri con le amiche e per fare a tutti i più sentiti auguri di Buon Natale.

«Ringrazio Gesù, la Madonna di Medjugorje, mio figlio, i miei angeli nei cieli padre Slavko, don Virgilio, suor Benigna che perché mi hanno aiutato ed assistito, ad alzarmi dal mio letto per uscire da casa e permettermi di viaggiare nonostante le mie condizioni fisiche». Esordisce così Rosanna Facciani che poi fa la cronologia dei suoi viaggi effettuati quest’anno: «Sono andata due volte in chiesa, a piedi con la mia ‘barella’ ed è stato bellissimo ritornare nella casa di Gesù. Mio figlio mi ha comprato un pulmino per potermi spostare così il 21 giugno scorso mi sono fatta accompagnare a Roma per partecipare alla manifestazione dei malati di sla, davanti al Parlamento. Abbiamo chiesto un’assistenza dignitosa, degna di vivere, anche perché ci sono malati che si lasciano morire, nonostante vorrebbero vivere. E il motivo è uno solo, non hanno nessuno che li assiste, non sanno da chi farsi aiutare».

Molto coinvolgente anche il racconto di ‘Rosi’ quando descrive una propria passione, una emozione particolare che ha vissuto il 27 giugno scorso quando si è fatta portare «sul circuito di Misano Adriatico, proprio in pista per seguire il mondiale di Superbike dove corre il mio campione preferito, Lorenzo Lanzi pure lui di San Piero in Bagno e che conosco. In pista inizialmente non mi volevano per problemi di sicurezza, non volevano infatti prendersi responsabilità. Ma Lorenzo e la sua famiglia hanno convinto gli organizzatori a farmi entrare e così sono riuscita a vivere una giornata piena di emozioni e da sogno, che per me ha rappresentato tanto».

ROSANNA parla poi della ‘sua’ dottoressa-scienziata che la segue e studia la sla, una presenza che è diventata molto importante per lei. «Le ho spedito qualche mia fotografia e mi ha risposto che tutto era fantastico e che sono un mito, un esempio». Tornando ai viaggi, Rosi racconta che il 31 luglio si è fatta portare a Firenze a trovare una sua grande amica di malattia e originaria di S.Piero: «Insieme a me è venuta tutta la mia famiglia che mi circonda sempre di tanto affetto, compresi la mia nipotina Giada e tre amici. Siamo stati accolti con amore e la casa era tutta addobbata con frasi di amicizia a partire dal primo striscione che diceva ‘Oggi il sole entra a casa mia’. Poi ho trovato una sorpresa: Paola una nostra compagna di viaggio. Abbiamo passato una giornata meravigliosa. Eravamo tra ammalate che non potevano parlare per via della malattia ma con gli occhi ci siamo dette tante cose. A metà ottobre sono ritornata a Firenze a trovare la mia amica di viaggio alla quale voglio molto bene. Ci scriviamo per email, mi sento meno sola e mi conforta nella mia malattia. Il Natale per me è molto importante, nasce Gesù e senza di lui la mia vita sarebbe noiosa, senza interessi».