Cesena, 8 aprile 2012 - UN primo e un secondo tempo della follia: protagonisti gli ultrà, quelli del Cesena a tempo pieno, quelli rossoblù part time. Prima del match a Montaletto di Cervia 80 supporter romagnoli e 40 rossoblù si sono picchiati per un quarto d’ora: due tifosi ospiti sono stati denunciati. Davanti al Manuzzi, a fine gara, oltre 300 ultrà si sono scagliati poi contro un battaglione di 30 carabinieri lanciando sassi, i tavoli e le sedie di una piadineria, usando spranghe e bastoni. Sei militari sono finiti all’ospedale, un ultrà cesenate è stato arrestato per resistenza aggravata. Ma riviviamo un pomeriggio di violenza come al Manuzzi e paraggi non si vedeva da anni.
 

A MONTALETTO forse le due tifoserie si erano date appuntamento, se le erano ‘promesse’ attraverso i forum, oppure i cesenati hanno teso un agguato. Scene di ordinaria guerriglia urbana quindi verso le 14 di ieri con set Montaletto di Cervia. Due ultrà rossoblù (di 25 anni) sono stati denunciati per rissa, verranno colpiti anche dal Daspo. Al pronto soccorso non è finito nessuno ma il ‘bollettino’ riferisce di contusi e feriti visti uscire sanguinanti dalla bolgia. I tifosi bolognesi, una quarantina, in gran parte giovani con alcune ragazze al seguito, avevano pranzato in un ristorante sulla via Cervese. Appartengono al gruppo di tifo organizzato ‘Beata gioventù’, una costola dei vecchi ‘Mods’. Nel locale non hanno dato grossi problemi, se non per qualche coro di troppo e una lampadina rotta. Ma quando con le proprie auto hanno preso la strada per lo stadio Manuzzi, lungo la provinciale Bollana, all’altezza di una rotatoria, hanno trovato ad attenderli un plotone di circa ottanta ultrà bianconeri.

LA MAXI rissa ha letteralmente bloccato il traffico al confine tra le due province ed è durata circa un quarto d’ora. Sul posto sono intervenuti una dozzina di carabinieri delle stazioni di Cervia, Milano Marittima e del nucleo radiomobile che hanno sequestrato bastoni, catene e altri oggetti, disperdendo le due frange violente. Due bolognesi 25enni, studenti universitari e incensurati, sono stati deferiti per rissa e verranno anche segnalati alla questura per il Daspo. Due auto sempre dei tifosi rossoblù, quelle che guidavano la testa del gruppo, sono rimaste seriamente danneggiate. I carabinieri non escludono che i due gruppi, storicamente rivali, si fossero dati appuntamento sulla tangenziale di Montaletto attraverso i forum.
 

PURTROPPO è stato solo il primo tempo della violenza ultrà della vigilia di Pasqua. Anzi il peggio doveva ancora arrivare. Al termine della partita, in via del Mare davanti alla curva cesenate, trecento tifosi di casa (forse volevano raggiungere gli ultrà bolognesi nel parcheggio) improvvisamente hanno aggredito il battaglione dei carabinieri schierato (una trentina di militari) lanciandogli contro di tutto: sassi, tavoli e sedie di un chiosco di piadina. Hanno usato pure bastoni e spranghe contro i militari che hanno caricato. Sei carabinieri sono rimasti feriti, tra questi anche il tenente della compagnia di Cesena Vittorio Taborra colpito con una spranga a una gamba: quattro punti di sutura e sette giorni di prognosi. Al pronto soccorso sono finiti anche cinque colleghi del battaglione di Bologna: uno ha riportato la frattura del naso, un altro ha problemi a una spalla. E’ stato arrestato un ultrà bianconero di 36 anni, già conosciuto dalle forze dell’ordine e residente a Forlimpopoli. E’ accusato di resistenza aggravata, ossia di aver procurato lesioni a due militari. In passato era già stato colpito da due Daspo. La polizia ha poi identificato un tifoso bolognese che ha lanciato una bottiglia dal pullman.