Cesena, 9 maggio 2013 - «UN UOMO, un padre, un marito meraviglioso», il commento è unanime, sono tutti d’accordo i vicini di casa di Marco De Candussio, 39 anni, il sottufficiale della Guardia Costiera morto nel tragico incidente di martedì sera nel porto di Genova. Originario di Barga di Lucca abitava a Savignano dall’agosto 2011 in via Raffaello Sanzio 19. I vicini conoscono meglio la moglie Paola Maria De Carli e il figlio 14enne Samuele. De Candussio infatti lavorando a Genova veniva a casa anche solo per un giorno o due di permesso o licenza per stare con la famiglia. Le radici savignanesi e profonde le ha la moglie Paola. Suo padre Bruno (ossia il suocero di Marco De Candussio) da giovane abitava in quella stessa casa di Savignano dove viveva la vittima con la famiglia. Bruno De Carli era molto conosciuto in zona, avendo fatto parte dell’Oas che ai tempi organizzava spettacoli e manifestazioni. Poi era andato a lavorare in Toscana e a Forni di Barga aveva conosciuto Tina che sarebbe poi diventata sua moglie. Dal matrimonio nacque Paola che fin da piccola amava spesso tornare a Savignano nella casa dove era rimasta la nonna Tina scomparsa qualche anno fa, molto conosciuta in città per avere gestito a lungo un negozio di ciabatte sotto i portici di corso Vendemini. Paola la conoscono tutti e amava passare le estati a casa della nonna paterna.

POI incontrò Marco De Candussio si innamorò e si sposò andando ad abitare a Lavagna (Genova). Ma lei è sempre stata innamorata della casa del babbo e della nonna e dopo la scomparsa della donna l’ha fatta ristrutturare e quasi due anni fa ha coronato il sogno di venirci ad abitare insieme al marito Marco e al figlio Samuele. Purtroppo il destino si è accanito contro lei e la sua famiglia: Marco è morto nel porto di Genova e inizialmente non era tra le prime tre vittime ritrovate. Risultava infatti fra i dispersi e la donna su Facebook invitava tutti a pregare nella speranza di ritrovarlo vivo. Alle prime luci dell’alba di ieri mattina, lasciato il figlio Samuele ad alcuni vicini di casa, Pala è partita per Genova con la speranza di riabbracciare vivo il suo Marco. Invece le è arrivata la ferale notizia. Attoniti e incredubili i vicini, anche se quasi nessuno conosceva bene Marco che a Savignano restava poco.
 

RACCONTA Romano Pazzaglia che, con la sorella, vive nell’abitazione di fianco a casa De Candussio: «Preferiva fare i turni di notte nel suo lavoro a Genova — dice l’uomo visibilmente commosso — per potere avere poi più giornate di riposo da passare a casa con la famiglia. Era molto legato alla moglie e al figlio, serio, riservato e quando era a casa pensava solo a Paola e Samuele. L’ultima volta l’ho visto l’altra sera mentre cuoceva la carne nel giardino, sul barbecue. Una famiglia davvero molto unita e per bene». Giuliana Nappi è grande amica di Paola e di Marco e fra le lacrime dice: «Era un ragazzo buono, sempre sorridente, molto riservato. Appena è arrivata la notizia che era fra i dispersi, Paola ha iniziato a pregare perché fosse ritrovato vivo. Marco era un uomo semplice, disponibile, generoso. Non possiamo credere che non ci sia più. Ho saputo della tragedia da Rita, la mamma di Paola. Come amica di famiglia posso solo dire che abbiamo perso un grande uomo. Paola deve sapere che le saremo sempre vicini, non lasceremo mai soli né lei, né Samuele».
 

Ermanno Pasolini