Cesena, 4 gennaio 2014 - I CAPI d’imputazione, per l’ex vicecapo della municipale di Gambettola, Elena Pieri (dal primo gennaio in organico a Cesena), sono pesanti. Si va dall’abuso d’ufficio al falso, dal rifiuto di atti d’ufficio alle minacce a pubblico ufficiale poi concussione, abuso e falso ripetuti nel tempo. Il 13 dicembre scorso il Tribunale di Forlì ha rinviato a giudizio l’ex vicecomandante della Municipale di Gambettola e il prossimo 21 maggio è prevista la prima udienza collegiale per l’apertura del dibattimento. Il tutto sarebbe iniziato nel 2009, appunto a Gambettola dove, secondo gli inquirenti, la Pieri avrebbe commesso i fatti al vaglio della magistratura.

Una storia, quella consumata nell’ufficio dei vigili, scoperta grazie al controllo incrociato di dati che non tornavano. Alcuni bollettini delle sanzioni comminate non risultavano inseriti nello scadenzario per essere avviati alla riscossione. I controlli incrociati partirono proprio da qui, la perquisizione negli uffici fece il resto e il 13 dicembre scorso si è arrivati al rinvio a giudizio per Elena Pieri. Ma la storia non finisce qui. Tra i capi d’imputazione appare la minaccia a pubblico ufficiale. Già, perché la Pieri, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe replicato prendendo di mira il comandande Maurizio Marchi.

NEL 2010 denunciò Marchi per peculato, accusando il superiore di utilizzo improprio dell’auto di servizio. Il giudice però decise di archiviare tutto. Oltre a questo Elena Pieri avrebbe, ma solo il processo farà completa luce sui fatti e le eventuali responsabilità, rivolto minacce verbali contro Marchi da anni al comando di Gambettola. Lo stesso Marchi è ora nel processo nelle vesti di parte civile per il troncone che riguarda le minacce che avrebbe subìto. Una storia, questa, che ora attende il verdetto della giustizia e che nascerebbe da una strana gestione di alcune sanzioni.

La vicecomandante, che nei mesi scorsi aveva chiesto il trasferimento in un altro ufficio, dal primo gennaio di quest’anno è in organico al comando della municipale di Cesena. Ancora in divisa di ordinanza, nell’attesa che il delicato caso di Gambettola arrivi a una conclusione in tribunale. In un senso oppure nell’altro. Intanto ha superato la selezione del bando di mobilità come responsabile del servizio di polizia municipale a Mercato Saraceno. Entro il primo febbraio dovrà dare la propria disponibilità.

Mattia Sansavini