2021, tra speranze tradite e traguardi inattesi

L’anno che si chiude ha visto morire Casadei e rinascere il Cesena. In mezzo 12 mesi di chiusure, riaperture e una guerra ancora in atto

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di Simone Arminio

Istantanee dal 2021. È un esercizio sempre interessante, e a suo modo difficile, concedersi del tempo per sfogliare le prime pagine di un anno intero alla ricerca dei momenti salienti. Un anno che si era aperto con la speranza: "Il dono del vaccino", titolavamo il 2 gennaio dopo un Capodanno in zona rossa, di fronte alle immagini delle prime dosi di siero iniettate ai sanitari e agli ospiti delle case protette. L’immagine simbolo che abbiamo scelto (foto 1) è però di un mese dopo, 17 febbraio: Elena Freddi, 88 anni, è la prima cesenate a recarsi volontariamente in Fiera per immunizzarsi. Erano giorni complessi: "Fateci riaprire", urlavano i ristoratori cesenati in piazza del Popolo e poi in trasferta a Bologna il 20 gennaio (foto 2). Sono loro, tra tutte le categorie, ad aver vissuto con più drammaticità il balletto dell’apro-chiudo-riapro durato fino a Pasqua, tra scorte di cibo che poi puntualmente finivano nel pattume e mille cambi delle regole del gioco.

D’altronde il Covid non aveva ancora smesso di farci male: "Raoul Casadei ricoverato" (foto 5), era il nostro titolo del 3 marzo, ma il peggiore arrivò 11 giorni dopo: "Il liscio perde il suo re". Ecco un altro motivo per odiare il virus.

Aprile lo abbiamo dedicato alla città e ai suoi simboli urbanistici, nel bene e nel male, dall’imbecille che si è arrampicato sulla fontana Masini, staccandone un pezzo, ai grandi cantieri (foto 3), che si sono aperti alle Tre piazze e al viadotto Kennedy, entrambi mastodontici, e non si sono ancora conclusi, con non pochi disagi. Per fortuna a risollevare gli animi, dal 13 maggio ci pensò il giro d’Italia sulle nostre strade, a Cesena, Cesenatico e Bagno di Romagna, con un arrivo di tappa il 20 maggio (foto 7).

’Fateci ballare’ si disperava il mondo del liscio il 17 giugno, ma per noi la foto del mese è quella emozionale qui di fianco (foto 6) con il centesimo corso della scuola di polizia cesenate, il Caps, e il giro in sidecar del primo corsista con le reclute di oggi.

Il primo odore di una vendita del Cesena è arrivato su queste pagine un mese dopo, il 17 luglio. Era un fuoco fatuo: ci sarebbero voluti ancora sei mesi e un acquirente vero, Robert Lewis, festeggiato il. La voglia di rinascere della scorsa estate però è di sicuro l’impresa di Nicola Placucci, medico al pronto soccorso, che dopo mesi di trincea, alle prime ferie ha ben pensato di andarsene a correre una maratona nella Death valley.

Ad agosto i vaccini sono arrivati in spiaggia, e il 5 agosto mlle persone hanno conquistato a piedi il Fumaiolo per un concerto me-mo-ra-bi-le di Manu Chao (foto 4). A fine mese in sogno, così dice Tonina, Marco Pantani è invece apparso a sua madre per implorarle di tornare dai giudici. Lei ci è andata e un’inchiesta sulla morte del Pirata a settembre è stata riaperta.

Elezioni del 3 e 4 ottobre: Tania Bocchini ha riportato Sogliano a sinistra Roberto Pari, ha mantenuto a destra Gatteo. Matteo Gozzoli è stato confermato sindaco di Cesenatico: tra i suoi nuovi cittadini c’è una famiglia di lupi scesa dall’appennino per vivere a Sala. Un caso strano, e forse anche un preoccupante segno dei cambiamenti climatici. L’eroe di copertina del 21 novembre è Mirko Serafini, un vigile di Bagno di Romagna che, massaggiando per lunghi minuti il cuore di nonno Andrea, lo ha tenuto in vita. Copertina replicata pochi giorni fa, quando Andrea, finalmente fuori pericolo, è andato ad abbracciare il suo eroe (foto 10). Storie che servono al Natale, come quella di Marcello Grassi, titolare del Il Ciclo di Gambettola. Che per i trent’anni dell’azienda ha portato i dieci dipendenti e rispettive famiglie insieme a lui in crociera (foto9). Siamo tutti sulla stessa barca: è questo il senso da dare a questo strano 2021, e il migliore bagaglio che possiamo portarci nel 2022.