A Cesena il teatro in cerca nuovi linguaggi

La nostra città è una delle sedi della rassegna ‘Vie Festival’ con 17 compagnie artistiche provenienti da sette diverse nazioni

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di Raffaella Candoli

Cesena, con Modena, Bologna e Vignola è tra le città interessate da Vie Festival, appuntamento tra i più attesi di Ert -Teatro Nazionale, alla sua XVI edizione, la prima sotto la direzione di Valter Malosti.

Saranno 17 le compagini artistiche provenienti da 7 Paesi (Marocco, Libano, Grecia, Polonia, Germania, Spagna, e Italia), individuate da Barbara Regondi, che avranno l’occasione di dimostrare il loro modo innovativo di intendere il teatro: 13 appuntamenti complessivi, di cui 4 produzioni esecutive, 4 co-produzioni Ert, 4 prime assolute, 4 prime nazionali per un totale di 32 repliche in 10 giorni.

Vie è un osservatorio attento ai fermenti della realtà sociale e politica del nostro tempo visti e descritti da artisti secondo la rispettiva sensibilità, e li porta nelle città che compongono la mappa geografica di Ert per condividere la loro ricerca interiore che sfocia in performance teatrale. Cesena è sede di una prima nazionale: il 7 e l’8 ottobre l’Ex Chiesa dello Spirito Santo ospita "El Elogio de la fisura" di Lorena Nogal.

La storica performer del gruppo La Veronal in questa circostanza si presenta come coreografa e solista, proponendo la celebrazione e l’accettazione della bellezza nata dall’imperfezione, da un disequilibrio.

Lo spettacolo ha la durata di soli 15, ma intensi minuti. Venerdì 7 è in scena alle 19, sabato 8 alle 12. Il titolo richiama quelle fessure personali che ci portano verso un processo di trasformazione e all’accoglienza di una nuova versione di sé. Il lavoro è inserito nella rassegna di danza di Ert "Carne" focus di drammaturgia fisica.

La performer spagnola fa parte del collettivo La Veronal, che per la prima volta sarà in cartellone al Teatro Bonci con lo spettacolo "Opening Night" il 9 ottobre, spettacolo che costituisce anche il secondo appuntamento di Vie.

La compagnia spagnola diretta da Marcos Morau, consacrata sulla scena internazionale dal Festival di Avignone 2021, si compone di artisti di varia formazione, dalla danza contemporanea al cinema, dalla fotografia alla letteratura.

Opening Night costruisce mondi e paesaggi immaginari usando tutti questi linguaggi. Altra primizia è rappresentata dalla presenza della regista tedesca Susanne Kennedy, Premio Europa per il Teatro 2017, che sarà al Teatro Comandini sabato 8 e domenica 9 ottobre.

Nel progetto "I AM (VR)", con la collaborazione dell’artista multimediale Markus Selg e di Rodrik Biersteker, Kennedy immerge gli spettatori in un mondo fittizio: attraverso un visore per realtà virtuale, cinque persone alla volta seguono un percorso meditativo che le conduce a un incontro misterioso.

Un viaggio psichedelico, interattivo, tra colori forti e ambienti immaginifici, quale esperienza di teatro totale.

"Vie – commenta il direttore di Ert Valter Malosti – ha il merito di aver fatto conoscere in Italia alcuni artisti oggi più affermati, e si concentra sulla creazione contemporanea con l’obiettivo di intercettare nuove identità nel campo dello spettacolo dal vivo, presentando spesso artiste e artisti per la prima volta in Italia. Dieci giorni di programmazione portano in Emilia-Romagna alcune delle più interessanti proposte internazionali, ma anche diverse realtà italiane indipendenti, di cui Ert sostiene produttivamente il percorso".